Campopiano: “Milan, gli scenari del closing. Cinesi, uscite allo scoperto”

Pasquale Campopiano
Pasquale Campopiano (foto Facebook)

MILAN NEWSPasquale Campopiano dopo gli ultimi sviluppi riguardanti la cessione del Milan, tra le parole di Silvio Berlusconi e il comunicato Sino-Europe, prova a spiegare la situazione.

Il giornalista del Corriere dello Sport tramite il suo profilo Facebook che per adesso la data del 13 dicembre, fissata per il closing, non cambia. Però c’è il rischio che vi sia un rinvio e che dunque la chiusura dell’operazione sia spostata ad un altro giorno.

Secondo Campopiano i cinesi dovranno venire allo scoperto presto, altrimenti la cessione del Milan rischia di complicarsi e di non essere più credibile. A 17 giorni dalla data stabilita per il closing il problema è legato alle famose autorizzazioni che devono sbloccare il trasferimento dei 420 milioni di euro dalla Cina ai conti Fininvest (più i primi 100 dei complessivi 350 per il piano di investimenti triennale). Non sono ancora arrivate. Da Sino-Europe Sport e dalla stessa Fininvest filtra ottimismo, ma si vive di attesa che Pechino sblocchi la situazione.

C’è il rischio che le autorizzazioni non arrivino in tempo per il 13 dicembre. E Campopiano spiega che quando scrive “in tempo” intende almeno una settimana prima della scadenza del closing, perché poi ci vogliono i tempi tecnici per organizzare tutto il resto. Secondo il giornalista si possono delineare quattro diversi scenari ipotetici:

  1. CLOSING IL 13 DICEMBRE. E’ l’opzione che tutti sperano si verifichi. Arrivano le autorizzazioni, i soldi vengono sbloccati, si firma il closing e lo stesso viene annunciato e formalizzato il 13 dicembre. E’ ancora possibile che vada così, ma gli ultimi sviluppi non fanno essere ottimisti.
  2. PRESTITO BRIDGE. Se ne era già parlato nei giorni scorsi di questo piano B, che prevede un prestito-ponte da 600 milioni da parte di banche europee, che così potrebbero attendere con più tranquillità le autorizzazioni da Pechino. In tal caso il closing si potrebbe fare sempre il 13 dicembre. Una soluzione che Sino-Europe spera di evitare, dato che sarebbe costosa e poco affidabile (ci sono interessi da pagare e scadenze bancarie da rispettare).
  3. RINVIO DI UN MESE/UN MESE E MEZZO. Silvio Berlusconi non escluso che ci possa essere una proroga concessa ai cinesi per ottenere le autorizzazioni e poter quindi arrivare al fatidico closing. Questa ipotesi fa arrabbiare i tifosi, ormai sfiniti e provati da questa vicenda riguardante la cessione del club. Fininvest per concedere altro tempo a Sino-Europe potrebbe chiedere del denaro come garanzia per l’impegno preso. Campopiano scrive testualmente: “Fininvest a questo punto vorrebbe anche essere rassicurata sui soldi e sugli investitori: dalla Cina si continua ad obiettare che i soldi ci sono e il fondo Sino Europe è stato completato. Logico che a questo punto si ipotizzi una ‘disclosure’ a garanzia di questo rinvio: nel giro di una settimana/dieci giorni, infatti, Sino Europe farebbe un comunicato sui soldi garantiti a Fininvest su un conto vincolato alla firma del closing e nello stesso inserirebbe i nomi dei soci del fondo che parteciperanno all’acquisto del Milan”.
  4. BERLUSCONI TIENE IL MILAN. E’ la prospettiva che i tifosi meno gradiscono. Il presidente sul closing si è detto ottimista, però non ha mancato di spiegare cosa succederebbe se l’operazione saltasse. Resterebbe in sella al club per fare un Milan sempre più giovane e italiano.

 

Redazione MilanLive.it

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