Cina, basta spese pazze: la Federcalcio prepara la riforma

Bandiera Cina
Bandiera cinese (©Getty Images)

La Cina è ormai una meta ambita dai calciatori. Non per il blasone del campionato, certo, ma per la “bontà” delle società negli ingaggi. L’ultimo grande contratto lo ha strappato Carlos Tevez, che si è trasferito dal Boca Juniors allo Shanghai Shenhua con uno stipendio di circa 40 milioni in due anni.

Ma l’argentino non è il solo: la lista è molto lunga e all’interno non ci sono soltanto nomi prossimi al ritiro (Oscar e Witsel, per esempio). La situazione, però nei prossimi tempi potrebbe cambiare radicalmente. Come riporta la Gazzetta dello Sport, la Federcalcio cinese sta pensando di imporre dei limiti ai club per gli investimenti con un salary cap e un tetto massimo di calciatori stranieri da schierare.

Manca solo l’ufficialità, ma il provvedimento verrà approvato a breve, soprattutto dopo il comunicato diffuso dalla Chinese Football Association: “La Federazione metterà in campo una serie di misure per regolare le operazioni e la gestione dei club in termini di investimenti irrazionali e di alte cifre pagate per trasferimenti e stipendi di giocatori nazionali e stranieri“.

Le linee guida sono state tracciate ieri, a Whuan. Probabilmente (non c’è ancora alcuna certezza), alle squadre verrà imposto un limite di cinque o sei calciatori stranieri schierabili contemporaneamente in campo. L’obiettivo è quello di far crescere i giovani cinesi e infatti, con un ulteriore provvedimento, la Federazione punta all’inserimento di almeno due calciatori del 1994 in poi nelle liste per ogni partita.

 

Redazione MilanLive.it

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