Frenesia e terzini troppo alti: così il Milan è stato beffato dal Napoli

Gabriel Paletta e Callejon (©getty images)

MILAN NEWS – I motivi della sconfitta interna del Milan ieri contro il Napoli si possono sintetizzare con due parole: frenesia e presunzione. L’analisi tattica della Gazzetta dello Sport è molto severa con la formazione di Vincenzo Montella, che fattasi prendere dall’entusiasmo e dalla voglia di strafare, si è sbilanciata completamente nei minuti iniziali del match, facendosi infilare a più riprese da Lorenzo Insigne e compagni.

I rossoneri hanno sbagliato nell’approccio della gara, come spesso accade negli ultimi tempi, regalando troppo spazio al contropiede avversario. Anche se Montella preferisce ammettere che i suoi hanno giocato sempre alla pari, nel primo tempo la posizione dei terzini Abate e Calabria è risultata troppo alta, squilibrata e dunque tutt’altro che allineata al resto del reparto difensivo. Ecco che in dieci minuti prima Insigne poi lo spagnolo Jose Callejon si sono presentati all’appuntamento vincente, con gentile concessione dei laterali milanisti più operativi dalla metà campo in su.

Anche il Napoli, dopo mezz’ora tatticamente perfetta, si lascia andare sulle ali dell’entusiasmo. Non riesce a gestire rallentando il ritmo e subisce il ritorno di un Milan che per carattere e forza di volontà va soltanto elogiato. Il gol di Juraj Kucka è un regalo difensivo degli ospiti, che però riescono nella ripresa a difendersi con diligenza ed evitare la rimonta. I rossoneri invece si reggono sulle spalle di Giacomo Bonaventura: il jolly di Montella è sempre l’uomo della provvidenza, tra cross e dribbling è lui a comandare l’assedio finale. Ma stavolta non basta per evitare il pesante ko.

 

Redazione MilanLive.it

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