Closing Milan, via al Piano B: capitali da Hong Kong e pagamenti divisi

Silvio Berlusconi, Han Li e Yonghong Li (Photo by XH Sports)

MILAN NEWS – Si viaggia ormai a ritmi serrati in direzione del 3 marzo, data in cui scadrà il periodo di tempo nel quale il fondo cinese Sino-Europe Sports dovrebbe effettuare il tanto atteso closing per le quote di maggioranza del Milan. Intanto spuntano nuovi dettagli riguardo alla modalità con cui Yonghong Li e soci dovrebbero far pervenire la cifra pattuita nelle casse Fininvest.

Aggiornamenti che arrivano dal blog di Carlo Festa, giornalista de Il Sole 24 Ore, il quale parla di un Piano B scelto dalla cordata asiatica per chiudere l’operazione e di conseguenza evitare le severe restrizioni del Governo cinese, che per ora hanno negato le autorizzazioni all’esborso dei capitali in direzione Milano. Pare che l’ok da Pechino stenterà ad arrivare, dunque i cinesi dovrebbero aggirare il problema facendo leva sui conti off-shore provenienti presumibilmente da Hong Kong, o da altri paradisi fiscali, come accaduto per le prime due caparre già versate.

Tali capitali dovrebbero essere garantiti da Huarong, uno dei soggetti di SES, insieme a Haixia, alla Industrial Bank, alla Bank of Guangzhou, alla Zheshang Bank. Tutti questi gruppi dovrebbero far pervenire il loro ‘aiuto’ finanziario sempre tramite partecipate off-shore. Inoltre, secondo altri rumors, anche i 320 milioni per il closing dovrebbero essere divisi in due tranche di pagamento: 250 milioni entro inizio marzo come pattuito dalle recenti scadenze, mentre i restanti 70 dovrebbero arrivare nelle casse Fininvest all’atto del rifinanziamento con Goldman Sachs dei debiti (220 milioni) del Milan.

 

Redazione MilanLive.it

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