Cessione Milan, oltre Huarong altri nomi di spicco dentro SES

Bandiera cina
Bandiera cinese (©Getty Images)

MILAN NEWS – Circa due settimane ed il Milan cambierà proprietario, passando dall’era Berlusconi e dalla gestione Fininvest a quella innovativa e più esotica con investitori cinesi a capo della società. Il closing è confermato per la data del 3 marzo prossimo, anche se vanno sciolti alcuni dubbi determinanti.

Novità in tal senso le scrive oggi l’agenzia di stampa AgiChina secondo cui restano ancora molti dubbi sulla vera composizione della cordata cinese capeggiata da Yonghong Li, presidente esecutivo di Sino-Europe Sports. Sicura la presenza del fondo di investimento Huarong, un nome importante nel mondo della finanza cinese. Qualche dubbio lecito sulla conferma di questa finanziaria nata per assorbire i debiti altrui è stato già presentato dall’esperto di finanza Alberto Forchielli: “Un fondo nato per ristrutturare le società indebitate non può comprare nient’altro che servizi finanziari. Huarong può avere al massimo un ruolo fiduciario e quindi nascondere altri creditori. E’ fuffa: sono fondi di fondi che non possono investire all’estero“.

Nonostante certe ritrosie, nel Milan del futuro sono assicurati gli investimenti made in Cina; oltre a Huarong infatti dovrebbero essere presenti almeno altre 3-4 aziende di spicco, nomi di primo piano nell’economia locale, pronti a sborsare fior di quattrini per approdare nella finanza occidentale. Inoltre il fondo che acquisirà il club rossonero non sarà formato solo da massimo cinque soggetti, bensì da 8-9 società orientali che accumuleranno i propri investimenti per rinforzare il marchio Milan e il settore tecnico della società di via Aldo Rossi.

 

Redazione MilanLive.it

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