Ancelotti: “Manchester 2003 la mia svolta. Milan cinese? Sono curioso”

Carlo Ancelotti
Carlo Ancelotti (©Getty Images)

MILAN NEWSCarlo Ancelotti ha legato buona parte della sua carriera, sia da giocatore che da allenatore, ai colori rossoneri. In entrambe le vesti ha vinto molto e ha saputo farsi apprezzare, conquistando la stima del popolo milanista e non solo.

Oggi il 57enne di Reggiolo allena il Bayern Monaco e nell’ultima partita (vittoria 8-0 contro l’Amburgo) ha anche festeggiato le 1000 panchine. Radio Rai è andata ad intervistarlo e lui ha ripercorso alcune tappe della sua carriera. Non ha dubbi su quello che è stato l’episodio più importante e che gli ha fatto fare un netto salto di qualità: “La chiave della mia carriera è legata alla prima finale di Champions League contro la Juventus quando allenavo il Milan, a Manchester, quella fu la mia prima grande vittoria dopo tanti secondi posti”.

In effetti, dopo i secondi posti alla guida di Parma e Juventus, c’era chi considerava Ancelotti un perdente. E soprattutto a Torino si sono dovuti ricredere, considerando i successi nazionali e soprattutto internazionali conquistati da Carletto. La vittoria all’Old Trafford di Manchester nel maggio 2003 permise al Milan di battere gli eterni rivali, ottenendo un trofeo che mancava dal 1994, e fu la consacrazione dell’allora mister rossonero.

Il legame tra Ancelotti e il club di via Aldo Rossi è molto forte. I rapporti con Silvio Berlusconi e Adriano Galliani sono sempre ottimi, però a breve entrambi dovrebbero lasciare per fare spazio a una nuova proprietà cinese: “Dispiace non vedere più il Milan di Berlusconi, ma sono curioso perché credo che i cinesi abbiano le possibilità per fare una squadra competitiva. Donnarumma? Partecipare alla Champions è questione di tempo, è cresciuto al Milan e può rimanerci”.

 

Redazione MilanLive.it

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