Milan, La Scala: “Fassone e i cinesi ci mettano la faccia”

Avvocato Giuseppe La Scala
Avvocato Giuseppe La Scala

MILAN NEWSGiuseppe La Scala è divenuto famoso nelle cronache milanista in quanto membro dell’Associazione dei Piccoli Azionisti del Milan e contestatore delle scelte societarie intraprese in questi anni. Sono moltissimi i tifosi ad appoggiare le sue idee e anche noi ci siamo spesso trovati pienamente d’accordo con le sue osservazioni.

Anche oggi il noto avvocato è stato protagonista durante e dopo l’Assemblea dei Soci avvenuta in mattinata a Casa Milan. Durante la riunione le sue domande sulla trattativa di cessione del club non hanno avuto risposta, ma poi ai microfoni dei giornalisti ha avuto modo di spiegare in maniera dettagliata quello che è il suo pensiero su tutta la vicenda e i recenti sviluppi.

La Scala ha cominciato così: “Il nuovo rinvio fa lo stesso effetto di dicembre, ma moltiplicato per due. Abbiamo fatto allora e anche oggi delle domande a cui Fininvest non ha risposto. Il tema della consistenza della cordata cinese riguarda tutti. Chiedo a Marco Fassone, persona intelligente e preparata, e ai suoi mandanti cinesi di metterci voce e faccia per raccontare cosa è successo in questa operazione. Chi c’è dietro, chi si è sfilato, il problema delle autorizzazioni eccetera. Bisogna dire le cose come stanno, ci sono obblighi di trasparenza. Non si può approfittare dell’amore dei tifosi“.

L’avvocato ha poi proseguito il suo commento: “Dieci anni fa eravamo la terza società per ricavi nel mondo, da allora abbiamo perso fatturato, soprattutto negli ultimi anni. Questo significa che non si va da nessuna parte. Abbiamo chiesto che Fininvest ingaggi dei manager veri, nel caso in cui saltasse l’attuale trattativa e si dovesse trovare nuovi compratori, che possano impostare un piano di salvataggio per il Milan. Se l’affare coi cinesi salta, in attesa dei nuovi acquirenti non si possono fare le manfrine fatte finora. Da anni il Milan sul mercato si muove con logiche poco trasparenti e non se lo può permettere. C’è un problema di immagine. Se il Milan gestisce così male i suoi affari, da far pensare ai tifosi che ci sia malafede dietro, siamo a un punto di non ritorno. Va cambiato tutto, non è difficile, lo fanno tutte le imprese e dopo 31 anni sarebbe ora di farlo pure al Milan“.

 

Redazione MilanLive.it

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