Abbiati: “Non volevo giocare Lecce-Milan. Maldini? Aspetta il closing”

Christian Abbiati
Christian Abbiati (©Getty Images)

MILAN NEWSChristian Abbiati ha speso tanti anni della sua carriera in maglia rossonera e ha conquistato diversi titoli. In alcune stagioni è stato titolare, soprattutto nelle prime e nelle ultime, e in altre ha dovuto fare da riserva con colleghi come Nelson Dida e per ultimi Diego Lopez e Gianluigi Donnarumma. Però la sua carriera è positiva senza dubbio.

In un’intervista concessa a Fanpage, l’ex portiere del Milan ha affrontato tanti temi. Uno di questi è la morte di Marco Simoncelli, pilota MotoGP deceduto a Sepang nel giorno del Gran Premio della Malesia e di Lecce-Milan. Ha ricordato così quella giornata: “Ho smesso di andare a vedere la MotoGP da quando è scomparso Marco. Quel giorno me lo ricorderò tutta la vita. C’era Lecce-Milan, ricordo che volevo dire ad Allegri di non giocare. Ma poi sono sceso in campo e alla fine era meglio che stavo fuori, perché la testa non era collegata al corpo, non riuscivo a reagire. E poi quel poco che potevo fare l’ho fatto. Abbiamo fatto una motocicletta con tutti i loghi di Marco e l’abbiamo data in beneficenza”.

Abbiati ha potuto conoscere da vicino Gianluigi Donnarumma, attuale estremo difensore titolare del Milan e spende ottime parole per lui. Racconta anche come andarono le cose quando Sinisa Mihajlovic decise di lanciarlo dal primo minuto contro il Sassuolo a San Siro: “Mihajlovic non era ancora sicurissimo di far giocare Gigio nel Milan a 16 anni. Io gli dissi di andare tranquillo perché ero sicuro del potenziale che aveva e soprattutto della testa. E’ una persona che ha i piedi ben per terra. E poi ha una forza fisica, una dote naturale. Io dico sempre che Dio ha guardato giù e gli ha detto ‘Tu devi fare il portiere’. Pensando alla sua giovane età, margini di miglioramento ne ha tantissimi. Gli auguro di rimanere così, di avere sempre la passione e la voglia di adesso. Se in futuro la società non avrà un progetto ben definito per poter vincere qualcosa potrebbe andare via. Dipende dagli obiettivi della società”.

E non poteva mancare una domanda riguardante il futuro societario rossonero, considerando l’imminente cessione del club al cinese Yonghong Li: “Se questa situazione è il bene per il Milan, ben venga. Anche se è difficile vedere un Milan senza Berlusconi e Galliani. Come a tutti i tifosi i dubbi vengono, perché è passato tanto tempo e ci sono molti soldi in ballo. L’importante è che quando ci sarà il passaggio ci sarà chiarezza. E spero che Maldini possa tornare in società. Penso che stia aspettando il closing, poi credo che la società farà un piano e lui saprà decidere cosa fare. Secondo me ha fatto benissimo a non accettare finora, non avrebbe avuto senso. Mio ritorno? Vado a piedi, è qui dietro la sede”.

 

Redazione MilanLive.it

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