Mastour, da potenziale campione a ‘nuovo Adu’?

Hachim Mastour (©Getty Images)

Molti lo avranno dimenticato e altri magari non ricordano neppure chi sia, ma Freddy Adu a inizio anni 2000 era considerato il ‘nuovo Pelè’. Nonostante la giovanissima età il talento nato in Ghana, ma trasferitosi negli Stati Uniti a 8 anni nel 1997, veniva dato per sicuro campione del futuro.

Fin da subito a lui si interessano sponsor importanti, come la Nike, che a 13 anni lo mette sotto contratto per 1 milione di dollari. A soli 14 anni, poi, il ragazzo esordisce nella Major League Soccer con la maglia del DC United di Washington e percepisce un ingaggio da 500 mila dollari, cifra altissima ai tempi, considerando pure l’età del giocatore. Gioca negli Stati Uniti fino al 2007, anno in cui militerà nel Real Salt Lake City e poi sarà ingaggiato dal Benfica per circa 2 milioni di dollari in seguito all’ottimo Mondiale Under 20. Avrebbe dovuto essere l’inizio della sua consacrazione in Europa, ma così non è stato. Il centrocampista offensivo statunitense finirà per perdersi in una miriade di trasferimenti tra Francia, Portogallo, Grecia, Turchia, Stati Uniti, Brasile, Serbia e persino Finlandia. A 27 anni Adu oggi si ritrova svincolato dopo le due stagioni nella NASL con la maglia del TB Rowdies.

Hachim Mastour come Freddy Adu?

Al Milan c’è un ragazzo che in questi anni veniva considerato un predestinato e che si è un po’ perso per strada. Parliamo di Hachim Mastour, fantasista classe 1998 che qualche anno fa fu inserito nelle varie classifiche dei migliori prospetti mondiali. Arrivato in rossonero nel 2012, proveniente dalla Reggiana dopo un investimento da circa 500 mila euro quando il ragazzo aveva solo 14 anni, nella stagione 2014-15 viene aggregato stabilmente in Prima Squadra sotto la guida di Filippo Inzaghi, che lo aveva allenato nelle giovanili. Zero presenze per lui, che tenta il rilancio nella stagione seguente a Malaga. Prestito biennale con diritto di riscatto e contro-riscatto, ma il club spagnolo dopo avergli concesso una sola presenza da 5 minuti risolve anticipatamente il contratto e lo rispedisce al Milan a luglio.

Si cercano nuove soluzioni per il futuro di Mastour, un giocatore che il talento ce l’ha, però non è sufficiente. Spunta così l’opzione di un trasferimento in Olanda, terrà in cui tanti giovani sono stati valorizzati. Passa dunque al PEC Zwolle nell’estate 2016, ma la sua stagione non decolla. Finora solo 5 presenze in Eredivisie, per un totale di 150 minuti in campo. E’ dal 15 gennaio che non gioca con la Prima Squadra, dopo sono solo arrivate panchine e non convocazioni. A volte è stato pure mandato nella formazione Under 21. La carriera di Hachim non sta decollando. Il rischio di fare la fine del già citato Adu c’è. Però l’italo-marocchino ha 18 anni e può ancora decidere se fare il salto di qualità oppure no.

Come detto in precedenza, il talento e le doti tecniche non sono in discussione, però evidentemente manca qualcosa sotto il profilo dell’atteggiamento per riuscire a sbocciare definitivamente. Purtroppo per Mastour questa è la terza stagione praticamente buttata, visto che ha continua a giocare pochissimo. Invece, per crescere, servirebbe essere impiegati con continuità. Il suo contratto con il Milan scade a giugno 2017 e ancora non è chiara l’intenzione del club rossonero sul ragazzo. Non è esclusa una separazione.

Ad ogni modo, auguriamo ad Hachim di poter fare la scelta giusta in vista della prossima stagione. Deve trovare la squadra adatta per mettere in risalto le sue doti, mettendoci soprattutto del proprio per fare sì di non finire nel dimenticatoio come Adu. Età e tempo sono dalla sua, però sta arrivando il momento in cui dover diventare grandi e maturare. Le troppe pressioni e attese degli anni passati forse non gli hanno fatti bene, ma può ancora ripartire.

Matteo Bellan (segui @TeoBellan su Twitter)

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