Piccolo Milan, grande Atalanta. C’è metà squadra da rifare

Marco Fassone
Marco Fassone e Vincenzo Montella (©Getty Images)

Uscire da Bergamo con un punto non è affatto qualcosa di disonorevole, affatto, però non possiamo essere felici per quanto visto ieri in campo. Salviamo il punto prezioso conquistato, ma per il resto non c’è quasi nulla di positivo.

Già da come mister Montella aveva schierato la squadra, con un 3-5-2 raffazzonato, avevamo capito che sarebbe stata dura. Vedere un mediano come Kucka giocare esterno destro di centrocampo e Suso ingabbiato a fare l’interno della mediana non ci è piaciuto affatto. E in generale non ci è piaciuta la prestazione del Milan, a tratti imbarazzante e veramente piccolo al cospetto di un’Atalanta che avrebbe sicuramente meritato di vincere. Complimenti a Gasperini e ai suoi ragazzi, che nel post-partita non si sono neppure lamentati per il gol in fuorigioco segnato da Deulofeu. Complimenti per lo stile e per il ritorno in Europa dopo 26 anni.

Quell’Europa che a chiacchiere anche il Milan dice di volere, ma è da oltre un mese che non si vince. Sul campo il rendimento è molto deludente, i ragazzi non sono più gli stessi che ci hanno resi orgogliosi per buona parte della stagione. Purtroppo sono emerse in tutta evidenza le carenze di una squadra che, comunque, valeva il sesto posto e lì si ritrova in classifica. Rimangono i rimpianti per i tanti punti persi contro Udinese, Pescara, Empoli e Crotone. Però ormai è andata così e bisogna cercare di vincere nelle ultime due giornate contro Bologna e Cagliari.

Per il futuro mister Montella ha detto che bastano pochi innesti, ma di qualità, per rinforzare la squadra e renderla più competitiva. Ma secondo noi questo sarebbe solo un punto di inizio, seppur importante. Infatti, bisognerebbe intervenire in maniera più profonda per poter essere in grado di lottare per un posto in Champions nella prossima stagione e al contempo disputare una dignitosa Europa League, se sesto posto sarà e poi supereremo il preliminare estivo.

Difesa, centrocampo e attacco: ogni reparto necessita di innesti di livello. Sappiamo di non poterci attendere una rivoluzione completa in una sola estate e di non poter avere un Milan al top subito. Però ci aspettiamo dei segnali importanti dalla società, sia per quanto riguarda la campagna acquisti che per quanto concerne i rinnovi di contratto di alcuni elementi cardine del gruppo, Donnarumma su tutti. Speravamo che a un mese dal closing alcune situazioni (Gigio e Suso) fossero già risolte. Proprio nei fatti dovremo giudicare la nuova dirigenza e ci aspettiamo che vengano mantenute le promesse fatte.

 

Matteo Bellan (segui @TeoBellan su Twitter)

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