Nesta: “Milan, caos negli ultimi anni. Montella bravo con giocatori mediocri”

Alessandro Nesta e Daniele Bonera (©getty images)

MILAN NEWS – In questi giorni la nostalgia invade l’aria di Milanello, vista la ricorrenza del decennale dalla vittoria dell’ultima Champions League. E uno dei protagonisti della notte di Atene fu Alessandro Nesta, storico difensore che ha indossato dal 2002 al 2012 la maglia rossonera.

Nesta è stato interpellato dalla Gazzetta dello Sport, chiamato a commentare più che altro l’andamento e i progetti del nuovo Milan cinese: “Il Milan senza Berlusconi mi mette tristezza. Io sono un nostalgico, rimpiango anche Moratti… Gente che guidava i club per passione e non per soldi. Negli ultimi anni c’è stato tanto caos e il club non era abituato a programmare in condizioni di emergenza. C’è stata confusione nei ruoli in società e così è stato molto più facile cambiare gli allenatori. Hanno sempre pagato loro, ingiustamente. Questo dev’essere un punto di partenza, adesso occorre cambiare marcia rispetto al passato. Non so, per giudicare prima bisogna capire come lavorano. Addosso mi resta una sensazione di perplessità, mi pare che la proprietà interista si muova di più. Di certo riportare il Milan in Champions sarà dura, dovranno spendere molto”.

Intanto però i rossoneri sono rientrati in Europa dopo 4 anni di flop consecutivi: “Mi schiero dalla parte di chi ha festeggiato. È giusto farlo quando si raggiunge un traguardo, e il Milan l’ha raggiunto. Ovvio, rispetto alla mia epoca gli obiettivi si sono abbassati molto, ma il Milan adesso è questo. Quindi, in quest’ottica, è un passo importante e un grande traguardo. E poi, pensateci un attimo: l’Inter farebbe carte false per trovarsi dove si trova ora il Milan…Occorre solo avere tanta umiltà e smettere di pensare al Milan di Berlusconi, perché quel Milan non c’è più. Umiltà è la parola chiave, è con quella che devi affrontare una trasferta a fine luglio in qualche posto semisconosciuto”.

Nesta ha poi elogiato il lavoro di Vincenzo Montella come allenatore, anche se a suo parere servirebbe l’ingresso di nuovi personaggi di carattere nel club: “Vincenzo è un allenatore di livello, a tratti ha fatto giocare bene una squadra con giocatori mediocri. Ha un’ottima idea tattica. Avere una bandiera in società serve, altrimenti si perderebbe tutta la tradizione. Occorre avere qualcuno che sappia cosa significa stare in un club del genere. Il no di Maldini comunque non mi ha stupito, per lui non c’erano le condizioni”.

 

Redazione MilanLive.it

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