Rivera: “Totti ultima bandiera. Io rifiutai le prime proposte del Milan”

Gianni Rivera
Gianni Rivera (©Getty Images)

MILAN NEWS – Nella settimana dell’addio al calcio di Francesco Totti che ha commosso moltissimi tifosi, romanisti e non solo, non potevano mancare le parole di una grande bandiera del calcio italiano come l’ex rossonero Gianni Rivera.

Interpellato da Il Giornale l’ex ‘Golden boy’ ha parlato inizialmente proprio della fine dell’era Totti comparandola a quando smise di giocare con il Milan: “Totti è la romanità, Totti è Roma. É l’aria della città. Ognuno vive il ritiro a modo proprio. Per me fu diverso. Allora era già scritto che diventassi vice presidente del Milan. Quando il Milan cambiò allenatore decisi di smettere. Non volevo che la mia presenza creasse problemia un tecnico giovane come Giacomini. Potevo continuare, ma lasciare mi sembrava più corretto. Allora dissi: preferisco smettere prima di finire in ginocchio”.

Le bandiere sono ormai merce rara nel calcio, anche se qualcuno spera in Gianluigi Donnarumma, giovane portiere tifosissimo del Milan: “Sarà difficile che in Italia uno possa restare per sempre nella stessa squadra. Sono i soldi ora che decidono se sarai una bandiera oppure no. Donnarumma? Oggi i calciatori non ragionano più con la propria testa ma anche con quella dei procuratori, non sono più proprietà delle società ma di chi li assiste. Dire io sono tifoso è un lusso che nessun giocatore può più permettersi”.

Lo stesso Rivera svela di aver però rifiutato la prima proposta rossonera quando giocava ancora nell’Alessandria: “Certo. Giocai senza ingaggio per tutto l’anno. Poi vincemmo lo scudetto. E recuperai tutto con gli arretrati. Ma i tempi oggi sono molto cambiati”.

 

Redazione Milanlive.it

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