Barbara Berlusconi: “Nuovo Milan chiaro coi tifosi. Su Donnarumma e Maldini…”

Barbara Berlusconi
Barbara Berlusconi (©Getty Images)

MILAN NEWSBarbara Berlusconi è stata dirigente rossonera per pochi anni e da metà aprile è uscita dall’organigramma societario per effetto della cessione del club a Yonghong Li. Ha lasciato la sua carica di amministratore delegato con delega alle attività commerciali, rimanendo però presidente di Fondazione Milan.

La figlia di Silvio Berlusconi è intervenuta qualche minuto fa a margine della presentazione del progetto ‘Sport For All’. Ha parlato per prima cosa dell’avvento della nuova proprietà in casa Milan, mostrandosi molto ottimista e soddisfatta: “Sono positiva, vedo che si stanno muovendo bene. Mi piace il fatto che stiano parlando in modo chiaro e trasparente con i tifosi. Stanno facendo un calciomercato interessante, trovando i calciatori nei ruoli in cui servono. Credo che questo sia positivo. Ho trovato bello il fatto che Fassone e Mirabelli abbiano girato l’Europa per andare a vedere giocatori e tessere relazioni con grandi club europei”. Parole riprese da calciomercato.com.

Barbara Berlusconi ha anche spiegato qual è lo stato d’animo di suo padre, che si è privato del club dopo 31 anni da proprietario e 29 trofei conquistati. Rivela anche che i contatti con la nuova società ci sono: “E’ addolorato. Questo è normale, perché il Milan fa parte del suo cuore e della sua vita. Tuttavia è convinto di aver preso la decisione giusta. So che chiama spesso Fassone per consigliarlo. Rimane coinvolto, rimane il primo tifoso”.

Si parla anche di futuro ed è inevitabile menzionare obiettivi sportivi e anche il rinnovo di contratto di Gianluigi Donnarumma, ragazzi che può essere un simbolo della squadra per tanti anni: “Mi auguro che il Milan, attraverso questa nuova gestione, possa ritrovare la Champions. Ritengo che il Milan abbia bisogno di una bandiera e sarebbe bello che fosse Donnarumma. Mi auguro, da tifosa, che Gigio possa restare”.

Considerazioni anche su Paolo Maldini e il suo rifiuto di tornare nel Milan come dirigente, dopo aver respinto l’offerta avanzata da Marco Fassone ancora a ottobre 2016: “Non posso giudicare l’operato di Maldini perché non sono nella sua mente. Avrà avuto le sue motivazioni, che io non conosco, per non accettare questa proposta che gli è arrivata”.

 

Redazione MilanLive.it

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