Milan-Donnarumma, clausola e non solo: i motivi del no

Gianluigi Donnarumma
Gianluigi Donnarumma (©Getty Images)

MILAN NEWS – La decisione è ormai definitiva: Gianluigi Donnarumma lascerà il Milan, ora o fra un anno a zero. Il portiere, insieme al suo procuratore, ha deciso di non rinnovare il contratto in scadenza nel giugno 2018. C’è ancora del mistero intorno a questa scelta e i colleghi di Calciomercato.com hanno provato a spiegare alcuni motivi.

La frattura fra le due parti è nata a causa della questione clausole rescissorie, chieste da Mino Raiola perché poco convinto del progetto tecnico ed economico della nuova società. A Montecarlo, nell’incontro di circa 10 giorni, il noto agente aveva richiesto una clausola da 40-50 milioni per cautelarsi, in modo da garantire al suo assistito una via d’uscita semplice in caso di impegni non rispettati.

Il Milan è partito da un no secco per poi ammorbidirsi nel corso del tempo, fino all’incontro decisivo di giovedì scorso, in cui è stata però proposta una clausola da 100 milioni. Ma ormai però troppo tardi perché Raiola aveva già preso la sua decisione. Un altro motivo di rottura si è verificato martedì pomeriggio, quando Massimiliano Mirabelli, non avendo ancora ricevuto alcuna risposta, si è messo in contatto sia con Donnarumma che con la sua famiglia. Una mossa che ha messo pressione al calciatore, secondo il suo agente, e che ha portato allo scontro totale.

 

Redazione MilanLive.it

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