Caso Donnarumma, Rivera: “Prendevo 70 milioni, niente agente”

Gianni Rivera
Gianni Rivera (©Getty Images)

MILAN NEWSGianluigi Donnarumma sembrava potesse essere destinato a diventare una bandiera rossonera come lo sono stati altri grandi campioni in passato. Ma le recenti vicende hanno messo a rischio pesantemente questo scenario.

Il rifiuto di due settimane fa di rinnovare il contratto con il Milan gli ha messo contro gran parte dei tifosi. Anche se si è capito che l’agente Mino Raiola sta avendo un ruolo decisivo, in tanti si aspettavano che Gigio si imponesse e decidesse di prolungare e restare. Invece così non è stato, nonostante vi siano ancora dei margini per poter arrivare a un accordo.

Gianni Rivera, leggenda del Milan, nella trasmissione radiofonica ‘Un giorno da Pecora’ su Radio Rai1 si è così espresso sul caso Donnarumma: “Oggi i tempi sono diversi rispetto a quando giocavo, io non avevo procuratori e i rapporti erano diretti con la società, eravamo ‘proprietà della società’. Io ho sempre fatto tutto da solo, a 17 anni facevo già da me, ogni anno discutevo l’ingaggio dell’anno successivo. Il mio guadagno massimo? Quando stava per smettere, alla fine degli anni Settanta, prendevo circa 70 milioni di lire. Che ora prendono in cinque minuti…”.

 

Redazione MilanLive.it

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