Gazzetta – Fair Play Finanziario, il Milan spende e rischia: ecco perché

Hakan Calhanoglu Marco Fassone Massimiliano Mirabelli
Hakan Calhanoglu, Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli (foto acmilan.com)

MILAN NEWS – L’Uefa è preoccupata. Negli ultimi mesi, nonostante le regole imposte già da anni dall’ex presidente Michel Platini, molti club internazionali hanno cominciato a spendere e spandere a loro piacimento. PSG, Manchester City ed ora anche il Milan, società che sembrano insaziabili a livello di calciomercato.

Il presidente attuale Ceferin potrebbe attuare nuove regole per evitare lo sperpero di denaro e soluzioni economiche esagerate, come quelle che si prospettano per il colpo Neymar al PSG: 220 milioni di euro di clausola rescissoria più ingaggio da circa 30 milioni annui. Il numero 1 dell’Uefa vuole effettuare una riforma che preveda limiti agli investimenti, limiti agli acquisti, tetti alle rose, regolamentazione dei prestiti e una luxury tax (i club dovranno pagare al sistema una percentuale su stipendi e trasferimenti superiori a un determinato importo) oppure il salary cap (il tetto agli stipendi per club).

Lo riporta La Gazzetta dello Sport, che spiega che il Milan è nel mirino dell’Uefa. Il calciomercato rossonero fatto di grossi investimenti, che avranno un impatto pesante su un bilancio tutt’altro che sano, preoccupano a Nyon. Tra non molto le parti si incontreranno per discutere del voluntary agreement, concesso a nuovi proprietari per risanare le casse e non essere sanzionati per colpe delle precedenti gestioni. Una sorta di auto-denuncia.

Il punto è che bisogna presentare un piano finanziario convincente per dimostrare le concrete intenzioni di risanare il bilancio. Marco Fassone ha un appuntamento con l’Uefa a ottobre-novembre e dovrà persuadere il massimo organismo calcistico europeo in merito alle buone intenzioni del club rossonero. In questo momento il Milan sta aumentando spese, costi e dunque il deficit scommettendo sui futuri successi che dovrebbero portare un aumento notevole dei ricavi e dunque un calo delle perdite. Rischia molto. Una politica non propriamente apprezzata dall’Uefa.

Anche gli acquisti con prestiti subito e pagamenti negli anni successivi non sono visti di buon occhio. Tra ottobre e novembre il Milan presenterà i conti del 2017 (l’esercizio si chiude a giugno) e le previsioni per il 2018. Nel frattempo a Nyon sono arrivate le lamentele di altri club non contenti della libertà dei rossoneri di spendere e spandere sul mercato non avendo alle spalle un bilancio che possa al momento sostenere gli investimenti effettuati.

Vedremo se l’Uefa accelererà per l’adozione della riforma voluta dal presidente Ceferin. Non necessariamente tutti i provvedimenti che ha in testa saranno eventualmente adottati. Però potrebbe comunque essere attivata una linea più dura e ciò complicherebbe i piani del Milan e non solo.

 

Redazione MilanLive.it

Impostazioni privacy