Pagni: “Cina, le nuove regole interessano poco al Milan”

Han Li e Yonghong Li
Han Li e Yonghong Li (©Getty Images)

NEWS MILAN – Abbiamo riportato ieri la notizia riguardante le nuove regole varate dal Governo di Pechino in materia di investimenti esteri da parte di imprenditori cinesi.

Tra i settori interessati alla nuova normativa c’è anche lo sport, dunque il calcio. Far fuoriuscire denaro dalla Cina rischia di essere ancora complicato per Yonghong Li, proprietario del Milan, e per tutti i patron cinesi di club europei. Si sperava in uno sblocco in autunno e, invece, l’esecutivo cinese ha deciso di limitare ancora il flusso di capitali fuori dal confine in quelle attività non considerate strategiche. Ciò non significa che siano vietati, però saranno necessari opportuni controlli e autorizzazioni specifiche.

Milan e Yonghong Li bloccati? Pagni spiega le nuove regole cinesi

Luca Pagni, giornalista del quotidiano La Repubblica, tramite un post su Facebook ha spiegato che le nuove regole interessano poco il Milan e non ne ostacolerebbero il futuro. Ecco il perché:

1) Tra le attività “vietate” non ci sono società di calcio. E’ vero che l’acquisto dei club si trova nella categoria di attività che verrà “limitata”. Ma non vietata.

2) Le nuove regole non chiariscono ancora cosa accadrà per le società di calcio già acquistate. Nel caso, un aumento di capitali, verrà vagliato prima dalle autorità? Va detto che il Milan ha appena fatto una ricapitalizzazione da 30 milioni e non è accaduto nulla.

3) Il finanziamento a una squadra di calcio può passare da banche non cinesi.

4) E qui veniamo al punto più importante. Il Milan intende aumentare i ricavi con investimenti in Cina. E questi non sono né vietati, ne limitati. Anzi, sono graditi. Ci sono progetti per la realizzazione di scuole calcio (a cui è interessato il Governo), c’è il progetto Milan Village, ci sono attività di marketing e commerciali cui stanno lavorando ex dirigenti di Infront e Adidas.

5) E’ vero che fra un anno Rossoneri Luxemburg deve restituire il prestito concesso dal fondo Elliott da 303 milioni per l’acquisto e il finanziamento della gestione sportiva. La domanda delle domande, pertanto, è la seguente: il governo, interessato agli investimenti del Milan in Cina, vieterà l’uscita di capitale che eviterebbero il passaggio di proprietà del Milan al fondo americano?

Redazione MilanLive.it

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