Il calciomercato 2.0, quello dei certificati medici: Niang ultimo della lista

M'Baye Niang
M’Baye Niang (©Getty Images)

MILAN NEWS – Una bruttissima usanza nata in quest’ultima sessione di mercato, ma che ha già stufato gli appassionati di calcio: il certificato medico richiesto dai calciatori per facilitare il loro passaggio ad un altro club.

In questa estate sono stati in molti ad usare questa scusa: da Keita Baldé a Federico Bernardeschi, passando per Nikola Kalinic. Metodi simili sono stati usati anche da Ousmane Dembelé del Borussia Dortmund e Leonardo Spinazzola, i quali non si sono presentati agli allenamenti dandosi quasi per dispersi. Ultimo di questa lista è M’Baye Niang, esterno offensivo che il Milan sta cercando di vendere sin dall’inizio della sessione estiva. Quando sembrava che l’offerta giusta fosse arrivata, il giocatore – complice l’intervento del procuratore Mino Raiolaha rifiutato il trasferimento allo Spartak Mosca presentando un certificato medico.

Un’operazione di mercato dalla quale avrebbero guadagnato tutti: dal giocatore, al quale veniva offerto un contratto più che milionario, e il club rossonero che avrebbe incassato oltre 20 milioni dalla cessione. Invece no, ad una settimana dalla fine del calciomercato, Niang vive ancora da separato in casa e starebbe spingendo per la cessione al Torino. Vendendolo al club di Urbano Cairo, il Milan ridurrebbe in maniera considerevole il suo guadagno, in quanto l’offerta granata non sembra superare i 12 milioni di euro.

A questo punto vedremo come si risolverà tale situazione: in via Aldo Rossi hanno necessità di vendere, ma non vogliono assolutamente farsi mettere i piedi in testa dai capricci altrui. Da non sottovalutare la possibilità che Marco Fassone possa decidere di congelare la sua cessione e tenerlo in tribuna per il resto della stagione.

 

Giacomo Giuffrida – Redazione MilanLive.it

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