Ambrosini: “Nel mio Milan non servivano rivoluzioni, la squadra c’era”

Massimo Ambrosini moglie paola
Massimo Ambrosini e la moglie Paola (©Getty Images)

NEWS MILANMassimo Ambrosini è uno che il Milan lo ha vissuto per tanti anni, giocando moltissime partite e alzando tanti trofei. Ha indossato anche la fascia da capitano e ha avuto un’ottima carriera.

Adesso l’ex giocatore è opinionista su Sky Sport e spesso parla proprio della squadra rossonera. Lo fatto anche nell’ultima intervista concessa al quotidiano Tuttosport: «Mi piace l’entusiasmo, la disponibilità dei giocatori. Mi piacciono le variabili che sono a disposizione di Montella. Cosa preoccupa? Mettere insieme tutti questi giocatori comporta delle incognite naturali. E in più c’è da considerare l’impegno dell’Europa League».

Inevitabile domandargli di Leonardo Bonucci, probabilmente il colpo più clamoroso dell’ultima sessione di calciomercato in Italia. Ambrosini viene interpellato sia sul suo acquisto che sulla decisione di affidargli la fascia da capitano: «E’ un’operazione che mi ha sicuramente stupito nelle tempistiche. Bonucci è un professionista e non si farà spaventare. In ogni caso arrivare al Milan alla sua età e con quel passato in bianconero è una gran bella sfida. Giusto dargli la fascia? Bisognerebbe chiederlo a Montolivo. Immagino l’abbiano avvisato e gli abbiano spiegato bene la scelta. I modi, in questi casi, sono fondamentali».

Al fianco di Bonucci giocherà Alessio Romagnoli, giovane difensore arrivato alla terza stagione in maglia rossonera e dal quale ci si attende ore una consacrazione. Ambrosini sull’ex Roma dice: «E’ un anno fondamentale per lui. E’ arrivato che era una promessa, adesso deve crescere ulteriormente. Con Bonucci, dovrà riuscire a legare l’eleganza di gioco all’abilità nella marcatura: se cresce nell’uno contro uno, diventa un campione a tutti gli effetti».

L’ex centrocampista rossonero ha commentato anche la situazione dell’attacco, dove Montella ha a disposizione Nikola Kalinic, André Silva e Patrick Cutrone: «E’ lì che si gioca la stagione del Milan. Lì si farà la differenza per andare in Champions League. Non si può pretendere che Cutrone faccia 20 gol, Andrè Silva avrà bisogno di tempo per adattarsi e adesso è arrivato anche Kalinic. Vedremo…».

Ambrosini a precisa domanda sul fatto che questo Milan possa assomigliare al suo risponde così: «No, noi non abbiamo mai avuto rivoluzioni così importanti. Nel mercato ci bastava inserire un giocatore pregiato alla volta. La squadra c’era». Erano altri tempi, adesso si sono poste le basi e nelle prossime sessioni non avverranno nuove rivoluzioni. Verranno aggiunte di volta in volta poche pedine per rinforzare l’organico.

 

Redazione MilanLive.it

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