Suso: “Milan, resto e vado in Champions. Italiani fissati col Fantacalcio”

Suso Manuel Locatelli Patrick Cutrone
Suso, Locatelli e Cutrone esultano in Milan-Cagliari (©Getty Images)

MILAN NEWS – Da un anno a questa parte si è trasformato da talento in erba ancora tutto da scoprire a titolarissimo con la maglia numero 8 addosso. Jesus Suso si è preso il Milan e sta per coronare lo sposalizio con un rinnovo contrattuale meritatissimo.

Suso, intervistato oggi dal Fatto Quotidiano, ha parlato inizialmente dei propri esordi difficili in rossonero: “Al Liverpool, a un certo punto, mi resi conto che non era più il mio ambiente. Ero il primo a non crederci più, e se sei giovane e non ci credi allora è finita. Meglio cambiare aria. Inzaghi mi ha visto poco. D’estate ho chiesto di giocare o di andare in prestito: per Mihajlovic, dopo la prima partita, sono scomparso. Così sono andato al Genoa. Berlusconi mi notò dopo un’amichevole con la Reggina. Feci due reti. In effetti giocai bene”.

News Milan, Suso: “Sono un casalingo innamorato del pallone”

Suso è stato poi interpellato sul nuovo modulo del Milan, il 3-5-2 che secondo molti lo metterebbe in difficoltà per via del cambio di ruolo: “Sono abituato alla filosofia spagnola. Noi siamo elastici, invece qui o fai l’esterno o fai la seconda punta. Mi sento più libero come esterno destro, ma faccio quello che mi viene chiesto e credo di poter essere utile anche come seconda punta. Nessun problema”.

Il Milan è nel suo cuore e dopo le belle prove dello scorso campionato Suso vuole fare il salto di qualità ed affacciarsi all’Europa che conta: Il Milan può arrivare in Champions League. L’anno scorso ho fatto bene, ma ricordo che contro la Lazio in casa andai male. Ero stanco morto e Montella mi ha tolto. Giustamente. Rientrato nello spogliatoio, ho pensato: ‘Oggi hai proprio giocato male!’. Il rigore nella Supercoppa a Buffon? Diciamo che ho dato per scontato che Buffon si sarebbe mosso. Ci ho sperato. A Empoli avevo detto “Lo tiro di qua”, poi avevo visto muoversi il portiere e allora ho detto “Lo tiro di qua”. E lui me l’ha parata”.

Il suo futuro dovrebbe essere rossonero, visto l’imminente rinnovo contrattuale, ma occhio ad altre sirene italiane ed estere: “Sto benissimo al Milan e Montella è molto bravo. Ogni volta che mi arrivava una proposta, andavo dalla società e dicevo: “Mi vuole il Napoli”. E loro: “Tu resti qui”. E io: “Ottimo, è quello che desidero pure io”. Se ti chiamano Real e Barcellona fai molta fatica a dire di no. Scherzo. Il Milan ha sempre detto di volermi tenere e io ho sempre detto di voler restare qui”.

Infine Suso svela un suo lato personale molto particolare, un suo carattere schivo e tranquillo al contrario di tanti suoi colleghi nel mondo del calcio: “Sono uno che non esce quasi mai di casa. Non vado alle feste, se vado al cinema è per fare contenta la mia fidanzata. La cosa che amo di più è starmene a casa, guardare la tivù e portare a spasso i miei cani. Comunque c’è una cosache, di voi italiani, capisco poco: l’ossessione per il Fantacalcio“.

 

Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it

Impostazioni privacy