Milan, svolta a metà: la prestazione c’è, il risultato no

Vincenzo Montella
Vincenzo Montella (©Getty Images)

Era attesa una reazione da parte del Milan contro la Roma ed essa è arrivata se andiamo a guardare la prestazione, dato che per circa 70 minuti rossoneri sono stati in partita e in alcuni momenti hanno dato l’impressione di poter vincere.

Ma proprio nel momento migliore del Milan è stata la Roma a colpire, grazie a campioni come Dzeko e Nainggolan (dal suo inserimento con tiro nasce il raddoppio di Florenzi). Due giocatori di grande spessore che nel momento di maggiore difficoltà della squadra di Di Francesco hanno risolto il match, beffando Montella e i suoi ragazzi. Due gol arrivati nel giro di 5 minuti e che hanno inevitabilmente tagliato le gambe a un Milan ancora troppo fragile per poter andare alla ricerca di una complicata rimonta.

Una sconfitta che lascia l’amaro in bocca, perché almeno stavolta la squadra in campo c’è stata e non è rimasta in balia dell’avversario come contro Lazio e Sampdoria. Ci ha provato, ma nel momento decisivo è mancato quel qualcosa che invece la Roma ha avuto, trascinata da campioni che nella squadra rossonera non ci sono. Servivano più precisione e cattiveria in fase offensiva, dove qualche azione non è stata sfruttata a dovere.

Tra le note liete della partita ci mettiamo le conferme di Borini come esterno di centrocampo e di André Silva in attacco. L’ex Liverpool e Sunderland, dopo quanto di buono fatto con il Rijeka in un ruolo completamente nuovo, si è ripetuto anche a San Siro. Bene pure il portoghese, che si è mosso molto bene soprattutto fuori all’area, ma purtroppo non ha poi avuto palloni buoni per andare in gol. Comunque buoni segnali dall’ex Porto.

Meglio che in altre occasioni Bonucci, che probabilmente ha voluto anche reagire alla critiche recenti. Contro la Roma al Milan sono mancati la velocità di manovra, gli inserimenti e la precisione di passaggio dei centrocampisti. Dal trio Kessié-Biglia-Calhanoglu ci si aspettava qualcosa di più. Musacchio non impeccabile nel gol di Dzeko (lascia calciare facilmente il bosniaco) e Rodriguez perde Florenzi nel 2-0.

Adesso c’è la pausa per le nazionali e nel frattempo bisognerà anche preparare il derby del 15 ottobre. Sicuramente l’Inter ci arriva come favorita d’obbligo, però non sempre queste partite vengono vinte da chi è favorito. Per il Milan sarà un match fondamentale per tentare di rilanciare le proprie ambizioni di classifica e non entrare in una crisi che potrebbe mettere in pericolo la panchina a Montella.

 

Matteo Bellan (segui @TeoBellan su Twitter)

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