Napoli-Milan, Bonucci: “Non possiamo più sbagliare, serve personalità”

Leonardo Bonucci
Leonardo Bonucci (©Getty Images)

Leonardo Bonucci nel post-partita di Napoli-Milan è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per commentare la sconfitta per 2-1 al San Paolo e per parlare anche di Nazionale.

Queste le prime parole sul k.o. di questa sera: “Io sono sempre stato abituato a guardare le cose positivamente. Di oggi prendiamo che a tratti abbiamo giocato alla pari, ma dall’altra parte sta mancando qualcosa con le grandi. Con la Lazio e la Sampdoria abbiamo sbagliato, però con le altre abbiamo fatto bene. Serve un salto di coraggio, autostima e personalità”.

Il calendario del Milan avrà partite più agevoli adesso: “Le partite vanno sempre giocate, non ci regala niente nessun. Sulla carta sono facile, però se non le affronti bene perdi punti. Non possiamo fare passi falsi. La situazione non è critica, ma non fare punti in questo mese e mezzo sarebbe mortale”.

Bonucci commenta l’eliminazione dell’Italia in ottica Mondiale di Russia 2018: “Rabbia per quello che è stato c’è, abbiamo fallito qualcosa di unico. E’ un peccato, ci rimettiamo tutti. Siamo mancati come qualità, talento e altro che non ci hanno parlato al Mondiale. Bisogna migliorare il contesto del calcio italiano per il futuro. Serve una proposta che migliori il sistema e il calcio. Pensare di andare avanti in questa maniera è deleterio per tutti. Bisogna mettere giù delle regole che favoriscano lo sviluppo, come accaduto in altre nazioni. Servono proposte importanti che cambino la cultura, lo sviluppo e tutto”.

Il capitano del Milan non ritiene Giampiero Ventura l’unico responsabile del fallimento: “Trovare un unico colpevole nel ct è brutto e riduttivo. Le colpe vanno da dividere, non è solo colpa di Ventura. I giocatori si sono messi a completa disposizione, però l’eliminazione non è arrivata perché avevamo Ventura ma è dal 2010 che c’erano dei segnali sul nostro calcio mentre altri crescono. C’è da tirare una riga e proporre qualcosa di importante per il calcio italiano. Ridurre al ct sarebbe di masso livello. Ancelotti darebbe una grossa mano, però anche il ct può fare poco se le regole non vengono cambiate”.

Bonucci conclude così il suo intervento: “Ci sono tanti giovani che non hanno esperienza per giocare partite decisive. All’estero giocano titolari in competizioni importanti. Noi ci affidiamo a giovani che giocano o non giocano, magari in squadre di non prima fasce. Serve il ricambio. I giovani da noi giocano in squadre minori”.

 

Matteo Bellan

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