Montella: “Milan bersagliato, ma gruppo coeso. Suso? Non rischiamo”

Vincenzo Montella
Vincenzo Montella (©Getty Images)

Dopo la sconfitta di Napoli in campionato, il Milan è pronto a tornare in campo domani contro l’Austria Vienna per la quinta giornata della fase a gironi dell’Europa League 2017/2018.

All’andata in trasferta la squadra di Vincenzo Montella si impose per 5-1 grazie alla tripletta di André Silva e ai gol di Hakan Calhanoglu e Suso. I rossoneri con una vittoria conquisterebbero la qualificazione matematica ai Sedicesimi di Finale. Attualmente nel gruppo D sono primi con 8 punti, seguiti dall’AEK Atene a quota 6 e poi proprio dagli austriaci a 4. Chiude il Rijeka con 3 punti.

Milan-Austria Vienna: la conferenza stampa di Montella

Alla vigilia di Milan-Austria Vienna consueta conferenza stampa di Montella dal centro sportivo di Milanello. Diverse le domande a cui i giornalisti lo hanno sottoposto, come spesso accade.

Queste le prime dichiarazioni del mister rossonero: “Abbiamo bisogno di risultati, questa è un’opportunità importante anche per conquistare la qualificazione con il primo posto, così da concentrarci sul campionato. Ogni partita è importante per testare la crescita”.

Si parla di schierare due attaccanti assieme, considerando l’assenza di Suso: “Due punte? Una possibilità, Suso non sta bene e non vogliamo rischiarlo. Ha anche avuto febbre. Le punte vanno servite meglio, ci dobbiamo lavorare”.

Domani la squadra può conquistare la qualificazione anticipata ai Sedicesimi di Finale di Europa League: “Ci teniamo all’Europa League, possiamo fare un passo avanti. E’ un traguardo intermedio quello della qualificazione, un obiettivo importante. Ci darebbe la possibilità di preparare le partite di campionato con più concentrazione e tempo”.

Il reparto offensivo del Milan produce pochi gol: “Dobbiamo fare di più in attacco, dobbiamo servire meglio gli attaccanti e soprattutto non bisogna sbagliare la scelta finale. Abbiamo tirato molto anche a Napoli, serve migliorare l’esecuzione oltre che la scelta finale”.

Montella commenta una critica specifica: “Mi dicono che cambio molto la formazione, ma in realtà non si può fare altrimenti”.

Successivamente si parla della cena della squadra e in generale del gruppo rossonero: “La cena è stata spontanea, ciò dimostra che la squadra sta diventando gruppo e ciò si vede anche in campo. Gli equivoci iniziali sono stati messi da parte. Questo Milan è giovane, ci manca qualcosa per fare il salto di qualità. Ci sono le condizioni per accrescere il livello dopo il lavoro fatto. In Italia non ci sono partite facili, però affrontiamo squadre che sono dietro e dobbiamo far valere la nostra forza. Ora pensiamo all’Europa, poi al campionato dove vogliamo risalire e raggiungere i nostri obiettivi. Possiamo fare benissimo”.

Montella non sceglie tra Europa League e campionato ancora: “Il cammino in Europa League è lungo, non possiamo focalizzarci su una sola competizione. E’ una competizione importante per crescere tutti, giocatori e allenatore. Se domani ci qualifichiamo al turno successivo, abbiamo una serie di partite per focalizzarci sul campionato al 100%. A febbraio vedremo se sarà il caso di scegliere o meno”.

Un commento alle voci negative attorno al Milan, anche sul piano societario: “Siamo bersagliati, ma la squadra deve pensare al campo. Non ci faccio più caso, si va avanti così da tempo. Siamo abituati. Anche io sono sempre considerato in bilico (ride, ndr)”.

Montella sul proprio lavoro con la squadra: “La squadra è coesa, crede nel lavoro portato avanti. Quest’anno viene fatto un altro lavoro e abbiamo obiettivi diversi, giocatori diversi e aspettative diverse. Il mio lavoro riguarda anche il lungo periodo. Per avvicinarci al Napoli va portato avanti un progetto tecnico che preveda anche qualche sconfitta, invece che magari andare su certi campi a chiuderci. Stiamo crescendo, ci arriveremo”.

Il mister prosegue così: “L’allenatore è primo colpevole. Dobbiamo velocizzare il gioco in certi momenti, non sbagliare la scelta negli ultimi 30 metri e migliorare la precisione. Penso che il lavoro fatto si veda, anche se in maniera insufficiente rispetto ai nostri obiettivi”.

Si parla di Ricardo Rodriguez e Alessio Romagnoli: “Rodriguez e Romagnoli non sono in competizione. Ricardo può giocare anche a centrocampo. Quando è tornato dalla Nazionale non era al 100%. Con me ha quasi sempre giocato. Ha fatto nove partite di fila e non l’ho rischiato. E’ un giocatore importante, a volte l’ho fatto riposare. In certi casi non riesco a stare dietro ai giornalisti”.

 

 

Matteo Bellan (segui @TeoBellan su Twitter)

Impostazioni privacy