CF – Milan, le tre richieste “impossibili” dell’UEFA

David Han Li Marco Fassone Massimiliano Mirabelli
David Han Li, Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli (©Getty Images)

NEWS MILAN – Tiene banco la vicenda inerente la richiesta di voluntary agreement fatta dal club rossonero all’UEFA per poter rientrare nei parametri del Fair Play Finanziario evitando sanzioni.

Da Nyon trapela che la commissione inquirente, che domani si riunirà per le ultime discussioni, boccerà la richiesta del Milan. Nulla di ufficiale ancora, però non sembrano esserci molte speranze di avere un ok. Marco Fassone ha commentato le indiscrezioni parlando di “richieste dell’UEFA oggettivamente impossibili non solo per il Milan, ma per qualsiasi club“.

Dai primi rumors emersi, è spuntato fuori che il Club Financial Control Body (CFCB), presieduto dall’ex primo ministro belga, Yves Leterme, abbia chiesto al Milan di chiudere entro domani l’operazione di rifinanziamento del debito con Elliott Management Corporation. Cosa impossibile, dato che la trattativa con il fondo Highbridge Capital Management è ancora in corso. La seconda condizione sarebbe stato il versamento cautelare di oltre 150 milioni di euro a copertura delle future perdite. Il club di via Aldo Rossi non ha potuto rispettare queste richieste e dunque è praticamente scontato il ‘no’ dell’UEFA.

Il portale Calcioefinanza.it spiega che il regolamento Uefa sul Fair Play Finanziario prevede che poter derogare dalla regola generale sottoscrivendo il voluntary agreement un club deve:

  • presentare un piano a lungo termine, costituito da un piano finanziario “basato su ipotesi ragionevoli e prudenti” che preveda il raggiungimento del pareggio di bilancio in quattro esercizi;
  • dimostrare di avere le risorse finanziare a finanziarsi fino al termine del periodo coperto dall’accordo volontario;
  • presentare un impegno irrevocabile da parte dell’azionista o di una parte correlata a coprire le perdite relative agli esercizi precedenti a quello in cui sarà raggiunto il pareggio di bilancio. Questo impegno irrevocabile – dice il regolamento – dovrà essere sancito per mezzo di un accordo giuridicamente vincolante tra il club e l’azionista (o la parte correlata).

 

Redazione MilanLive.it

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