Pirlo: “Milan, il segreto era la solidità. Vi spiego la maledetta”

Andrea Pirlo
Andrea Pirlo (©Getty Images)

MILAN NEWS – Il periodo più lucente della carriera di Andrea Pirlo è stato con la maglia del Milan e, ovviamente, con quella azzurra della nazionale italiana.

Negli ultimi anni di carriera, prima alla Juventus, poi in MLS, ha continuato ad insegnare calcio ma inevitabilmente quanto fatto in precedenza resterà per sempre indelebile. Due Champions League ed un Mondiale: bastano questi tre trofei per entrare di diritto nella storia del calcio. Pirlo ha dato l’addio al calcio qualche mese fa, e ieri è ritornato in Italia. Negli studi di Sky Sport ha rilasciato anche alcune dichiarazioni. In particolare è ritornato sul suo Milan: “La nostra forza era la solidità. Nel gruppo storico c’eravamo io, Ambrosini, Gattuso, Inzaghi, Abbiati, Inzaghi. Pippo è davvero un malato di calcio, sapevo potesse arrivare lì. Il fratello Simone (attuale allenatore della Lazio, ndr) mi ha stupito”.

Un commento anche sulle sue celebri punizioni e sull’evoluzione tattica nel corso della sua carriera: “La maledetta? La prendevo da sotto con la parte finale del piede e cercavo di farla scendere più velocemente possibile. I portieri la rivedevano solo in fondo alla rete. Da più lontano riuscivo a dare più potenza. Mazzone mi ha chiamato dicendo che mi vedeva bene alla Falcao, un po’ più avanti rispetto a dove ero solito giocare. Il primo anno al Milan, giocavo anche esterno sinistro, nelle ultime partite sono diventato centrale con Ambrosini”. 

 

Giacomo Giuffrida – Redazione MilanLive.it

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