Ambrosini: “Addio al Milan traumatico. Gattuso non è solo grinta”

Massimo Ambrosini
Massimo Ambrosini (©getty images)

MILAN NEWS – Quella di Massimo Ambrosini al Milan è stata un’altra bellissima storia d’amore. In rossonero dal 1995 al 2013 (intervallato solo da un’esperienza in prestito al Vicenza), il centrocampista è stato una bandiera, capitano dopo l’addio al calcio di Paolo Maldini.

Il passaggio alla Fiorentina prima del ritiro ha complicato un po’ il suo rapporto con i tifosi. Lui avrebbe volentieri chiuso la sua carriera in rossonero, ma qualcosa o qualcuno glielo ha proibito. Intervenuto a ‘Calciomercato – L’originale’ su Sky Sport, Ambrosini ha raccontato il suo addio al Milan: “Quando ho capito che avrei lasciato il Milan è stato traumatico. L’ho capito dopo una telefonata fatta da me, da quello che mi è stato detto e da come mi è stato detto. Mi ricordo benissimo quel momento. E’ stato un pugno nello stomaco”.

Al Milan ha avuto grandi allenatori. In particolar modo Carlo Ancelotti: “Mi ha insegnato tantissimo“. Tre anni con Massimiliano Allegri: “Un allenatori dai guizzi particolari“. E il rimpianto con Arrigo Sacchi e Fabio Capello: “Ero troppo giovane purtroppo“.

Oggi l’allenatore dei rossoneri è un suo carissimo amico, Gennaro Gattuso, con cui ha condiviso gioie e delusioni: “Non è mai calmo Ma questa è la sua forza, è così anche fuori dal campo. Però da allenatore deve avere più razionalità. Attenzione però, Gattuso non è solo grinta, ha anche delle idee“.

 

Redazione MilanLive.it

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