Milan, Bonucci: “Matteo e Lorenzo i miei leoni. Italia, che delusione”

Leonardo Bonucci
Leonardo Bonucci (©Getty Images)

MILAN NEWS – Il suo arrivo ha destato molto scalpore la scorsa estate, ma Leonardo Bonucci difficilmente si lascia condizionare dalle opinioni altrui. Il capitano del Milan ha rilasciato un’intervista a Vanity Fair.

Anzitutto gli è stato chiesto della malattia del figlio Matteo. Struggente il suo racconto: “Prima di entrare in sala operatoria mi ha guardato e mi ha fatto il verso del leone. È il ricordo più nitido che ho di quei giorni terribili. Io gli dicevo sempre che era il mio leone. Quindi, nonostante la situazione, ha trovato la forza per farmi un ruggito. Pensare che eravamo tutti insieme, dopo l’Europeo. Ci siamo svegliati la mattina e Matteo si comportava in maniera strana. Allora siamo andati in ospedale e ci siamo usciti dopo 25 giorni. La scala delle priorità cambia, guardi le cose da un’altra prospettiva. Nella sfortuna, abbiamo avuto la fortuna che tutto si sia risolto per il meglio: episodi così ti uniscono ancora di più. I tatuaggi dei leoni li ho fatti per loro. Quello più ‘coraggioso’ è Matteo. Mentre quello più attento, curioso, è Lorenzo”.

Si passa ad argomenti più leggeri, quello ad esempio del figlio Lorenzo con la maglia del Torino: “Mia moglie non mi aveva detto né che lui gliel’aveva chiesta né tantomeno che lei gliel’aveva comprata. Così, quando io gli ho detto mettiamoci la maglia della Juventus per vedere la partita, lui mi ha detto “no, io ne ho un’altra”. Io me lo sono visto apparire dalla camera vestito granata. Mi sono fatto una risata e gli ho fatto la foto che poi ho postato sui social”. 

Infine si parla della mancata qualificazione ai Mondiali dell’Italia e del suo futuro dopo il calcio: “Fino all’ultimo pensavamo di poter raddrizzare la partita. E’ stata una delusione incredibile anche per noi giocatori, ma lo sport a volte riserva pure delusioni. Per rinascere, il calcio italiano penso che avrebbe bisogno di persone come Tommasi, Maldini, Costacurta. Gente che conosce bene questo sport, che è stata una bandiera del movimento. Futuro? Voglio provare a fare l’allenatore. Ma prima, a carriera conclusa, voglio farmi qualche bel viaggio con tutta la famiglia. Prima tappa, il Perù”.

 

Giacomo Giuffrida – Redazione MilanLive.it

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