CorSera – UEFA, no di Ceferin al VAR per motivi politici

Jonas Eriksson
L’arbitro Jonas Eriksson assegna il rigore in Arsenal-Milan (©Getty Images)

MILAN NEWS – Sono ancora tanti gli aspetti da migliorare: sia per lo strumento in sé che per la sua gestione. Ma si può affermare senza dubbio che il Var, per quanto non abbia eliminato ancora del tutto le polemiche, resta un’introduzione positiva nel mondo del calcio.

Il sistema è attualmente in utilizzo in Italia, Germania e Portogallo. Dalla prossima stagione sarà introdotto anche in altri campionati e soprattutto al Mondiale in Russia. Non si vedrà ancora, invece, in Champions ed Europa League. Ad annunciarlo è stato Aleksander Ceferin, presidente dell’UEFA, qualche settimana fa. Il motivo? “Bisogna spiegare meglio come usarla“.

Secondo il Corriere della Sera, però, dietro questa decisione ci sarebbero motivi di natura politica. Ceferin, infatti, è stato eletto grazie anche ai 42 voti dalle piccole e medie federazioni. Che, in caso sarà introdotto il Var, sarebbero costrette ad attrezzarsi. Ma si tratta di club molto piccoli, provenienti da paesi come Liechtenstein, Andorra, San Marino (che giocano spesso i preliminari). Ecco perché, secondo il quotidiano, al presidente dell’UEFA, almeno per il momento, non conviene accelerare i tempi.

Eppure il Var sarebbe molto utile anche per competizioni così importanti. Anche in queste edizioni si sono visti dubbi episodi arbitrali che spesso hanno condizionato l’andamento della gara e delle qualificazioni. Come nel caso del Milan, che si è visto assegnare contro un rigore praticamente inesistente all’Emirates Stadium. Errori recenti anche in Champions League come quelli di Rocchi in Real Madrid-PSG e l’incredibile rigore non fischiato alla Juventus contro il Tottenham per fallo evidente su Douglas Costa.

 

Redazione MilanLive.it

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