Galliani: “Berlusconi non ricompra il Milan. Champions 2003, che goduria”

Maria Elisabetta Alberti Casellati Adriano Galliani
Maria Elisabetta Alberti Casellati e Adriano Galliani (©Getty Images)

NEWS MILANAdriano Galliani è stato amministratore delegato rossonero dal 20 febbraio 1986 al 13 aprile 2017, quando poi c’è stato il cambio di proprietà e l’avvento di una nuova dirigenza. 29 trofei in 31 anni, anche se le ultime stagioni lo hanno fatto finire nel mirino dei tifosi con Silvio Berlusconi.

Oggi il 73enne di Monza è senatore della Repubblica Italiana, dopo essere stato eletto nelle fila del partito politico Forza Italia. Nella giornata odierna è intervenuto a Palazzo Lombardia a Milano per la mostra ‘I grandi successi del Milan’. Queste le sue parole raccolte da calciomercato.it: «Mi emoziono ancora a vedere i colori rossoneri. Io parlo del Milan di cui mi sono occupato io, non parlo del Milan di cui non mi occupo. Del Milan di oggi dovete chiedere a chi se ne sta occupando. Berlusconi ricompra il club? Mi sento di escluderlo».

A Galliani viene domandato quale sia il ricordo più bello dei suoi 31 anni al Milan e non fa fatica a rispondere: «Certamente la prima Champions League a Barcellona contro la Steaua Bucarest, un’emozione indimenticabile. Al di là del 4-0, una città come Milano che si era riversata a Barcellona dato che la squadra rumena non aveva potuto portare nessuno a causa di Ceausescu. 90 mila persone con i nostri colori, una cosa che è successa una volta e non credo accadrà più in una finale. Champions 2003? Battere l’Inter in semifinale e la Juventus in finale… che goduria!».

L’ex amministratore delegato rossonero esprime un pensiero su Paolo Maldini, che tra non molto compirà 50 anni: «E’ la leggenda delle leggende. Quando siamo arrivati noi nel 1986 lui giovava già da più di un anno. E’ andato avanti giocando su livelli straordinari. Persona straordinaria e calciatore irripetibile. Siamo l’unico club al mondo in cui padre e figlio, Cesare e Paolo, da capitani hanno alzato la Champion League. Una storia che fa commuovere».

 

Redazione MilanLive.it

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