Commisso: dalla Calabria all’impero tv negli USA. Possiede i Cosmos

Rocco Commisso
Rocco Commisso (foto New York Cosmos)

NEWS MILAN – In queste ore si sta parlando con insistenza del fatto che sia Rocco Commisso uno dei soggetti in corsa per l’acquisto del club rossonero. Sarebbe lui il ‘Mister X’ assistito dalla banca d’affari Goldman Sachs nella trattativa.

La Gazzetta dello Sport stamane traccia l’identikit di questo personaggio di chiara origine italiana. Infatti, è nato in Calabria (a Marina di Gioiosa Ionica) 68 anni fa da una famiglia modesta e all’età di 12 anni partì con sua madre e due sorelle per gli Stati Uniti per raggiungere papà Giuseppe. Inizialmente si stabilirono in Pennsylvania, ma dopo un anno andarono a New York nella zona del Bronx. Grazie al calcio, Rocco Commisso ottenne la borsa di studio per la prestigiosa Columbia University. Ha raccontato: «Altrimenti non me la sarei potuta permettere e non ero neppure così bravo: centrocampista e dopo stopper. Ma allora nel soccer non c’era la concorrenza di oggi».

Milan, conosciamo Rocco Commisso

Laureato, lavora in banche importanti come la JP Morgan, però a fine anni 70 Rocco era quello dell’Act III, la famosa discoteca del Bronx che sparava i successi di Pupo, Little Tony e Camaleonti. L’imprenditore italo-americano ha fatto il botto quando ha fondato Mediacom Communications, costruita da zero con le sue mani nel ’95, che fattura 1,8 miliardi di dollari, la quinta nel settore della tv via cavo: «Sono fondatore e proprietario unico, ho 4600 dipendenti in 22 stati e non ho mai dovuto tagliare posti di lavoro».

In passato ha avuto la possibilità di acquistare club come Roma, Palermo e Fiorentina ma non se ne fece nulla. Dal 2017 è diventato proprietario dei New York Cosmos, storia squadra degli Stati Uniti nella quale in passato militarono leggende come Pelè e Beckenbauer. La salvò dal possibile fallimento, visto che le condizioni economiche erano pessime. Con l’amico Riccardo Silva, proprietario di Miami FC (Paolo Maldini è un socio) e leader nei diritti tv sportivi di mezzo mondo, ha dichiarato guerra alla federcalcio Usa, che qualche mese fa per ripicca ha tolto alla NASL la status di seconda divisione, retrocedendola in terza. Una palese ingiustizia. Dopo una causa in tribunale, Rocco Commisso aveva rilanciato con un’offerta che non si poteva rifiutare: 250 milioni di tasca propria senza battere ciglia, più capitali di Silva e di altri soci, per far ripartire un’altra Lega. Alla federazione USA lo hanno incredibilmente snobbato. Forse anche per questo ora cerca soddisfazioni sportive nella sua vecchia patria. Vedremo se prenderà il Milan, le trattative procedono.

 

Redazione Mi

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