Conte, Maldini, Donnarumma, Locatelli, Kalinic e Silva: parla Leonardo

Leonardo
Leonardo (foto AC Milan)

CALCIOMERCATO MILAN NEWSLeonardo nel corso della sua conferenza stampa di presentazione come direttore tecnico ha toccato diversi temi. Andiamo a riprenderne alcuni.

La posizione dei Gennaro Gattuso dopo le voci su Antonio Conte: «Gattuso è stato il primo ad essere confermato nel comunicato di Elliott. Di questo non si discute, anche se sento parlare di Conte. Mai parlato con lui, mai pensato a un cambio. Gattuso è cresciuto come allenatore, è un uomo di Milan e così partiremo».

Il ritorno di Paolo Maldini al Milan: «È un grande amico, rappresenta la storia del Milan. Questo è un valore enorme e unico Se fosse con noi sarebbe una cosa molto bella. Vediamo».

La situazione di Gianluigi Donnarumma e Pepe Reina: «Sono arrivato oggi, non sono arrivate offerte e non conosco alcuna situazione. Questa coppia è equilibrata. Uno è un portiere di grande proiezione, l’altro ha fatto tutto in carriera e porta esperienza. Questo equilibrio può essere gestito facilmente, ho parlato già con Gattuso. Non so se arriveranno offerte. Devo capire anche le intenzioni dei giocatori, non sono riuscito a parlare con tutti anche se ho cominciato con alcuni agenti».

Il futuro di Nikola Kalinic e André Silva: «C’erano trattative in corso, non è stato un problema riprenderle. Per Kalinic ci sono altre opportunità, oltre all’Atletico Madrid. Si sta parlando, ma non c’è ancora niente vicino a un accordo. La situazione di Silva è diversa rispetto a quella di Kalinic. E’ un caso da studiare. Bisogna vedere cosa vuole, cosa possiamo fare. E’ una scelta da curare bene, vedremo quale sarà la cosa migliore».

Il destino di Manuel Locatelli: «E’ uno dei ragazzi nati qui, è come se fosse un figlio. C’è sempre un aspetto sentimentale, però poi c’è una parte più pratica. Bisogna capire le intenzioni del giocatore. Di base non ha ancora finito il suo percorso di formazione, non c’è ancora il prodotto finale. Sarebbe interessante se crescesse ancora qui, ragioneremo».

 

Matteo Bellan

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