Milan, Leonardo: “Gattuso resta. Mercato moderato. Bonucci? Scelta sua”

Leonardo
Leonardo (©Getty Images)

NEWS MILAN – Dopo il comunicato ufficiale di ieri, che ha annunciato il suo ingaggio, oggi è giornata di conferenza stampa per Leonardo. Il nuovo direttore generale dell’area tecnico-sportiva parlerà per la prima volta ai media.

Per il brasiliano si tratta di un ritorno, per alcuni versi clamoroso. E’ già stato al Milan come giocatore, dirigente e allenatore. Proprio dopo l’addio alla fine della stagione 2009/2010, i tifosi si sono risentiti per il suo successivo passaggio all’Inter per sostituire Rafa Benitez. Un tradimento, che però adesso verrà accantonato perché c’è il bene del club a cui pensare.

News Milan, la conferenza stampa di Leonardo

Esordisce Paolo Scaroni con una breve introduzione: «Elliott vuole riportare il Milan ai fasti del passato. Leonardo non devo presentarlo, ha fatto tanti anni qui e ha fatto di tutto. E’ di casa qui al Milan. Parlerà dei suoi progetti. Elliott vuole riportare il Milan dove gli spetta, rispettando i vincoli del Fair Play Finanziario. Nella sentenza del TAS è stata importante la presenza di Elliott».

Le prime sensazioni di Leonardo e cosa vuole costruire al Milan: «Avrò un ruolo legato alla parte sportiva. Ciò che mi ha fatto accettare è aver visto un interesse importante per il calcio. C’è una struttura giovane e con voglia di fare. Sono felice per come mi hanno scelto. E’ stato uno studio di mercato per realizzare ciò che loro volevano. C’è stato un percorso tra noi, fino alla decisione finale. Ci sono cose da capire e da mettere in pratica, è un inizio. Serve tempo per organizzare tutto come vogliamo. Torno dopo nove anni a lavorare in Italia, dopo essere stato qui quattordici».

Aggiornamento sui contatti con la Juventus per alcune trattative e sul calciomercato: «Ho incontrato anche altre persone, non solo la Juve. Quando torni è normale incontrare le persone che come me lavorano sul mercato. Siamo in ritardo e dunque era d’obbligo rivedere delle persone. Siamo comunque legati al FFP, siamo legati a quello. Non sarà un mercato folle,  ma saggio e moderato. Tutto è partito per un desiderio di Bonucci, se ci sarà la possibilità realizzeremo… Non c’è un obbligo».

Le parole contro di lui da parte di alcuni tifosi per il passaggio all’Inter: «Capisco perfettamente. Rispetto le reazioni, legate anche a un passato positivo con me. Se si discutono sentimenti, è perché ci sono stati. Comprendo e capisco».

E’ la sua sfida più grande? Leonardo replica: «E’ sempre difficile, però non siamo distanti dalla realtà. I ritorni sono sempre complicati. Qui c’è un pezzo della mia vita. A Milano sono diventato adulto. Realizzare qualcosa nella mia seconda casa è la sfida più grande, anche se io non cerco sfide. Ho accettato perché penso ci sia equilibrio tra idea e realizzazione».

Il brasiliano prosegue: «La squadra è il risultato di una serie di fattori. Negli ultimi anni due passaggi di proprietà, è normale che ci siano cambiamenti. Normale che la squadra li subisca. La squadra nella seconda parte del campionato ha avuto un livello alto, mostrando una crescita importante. Alcuni hanno giocato meno e dunque ci sono soluzioni da trovare. Sicuramente ci sono calciatori che usciranno».

Scaroni interviene: «Con Gattuso siamo arrivati terzi, quindi complimenti a lui con cui ho parlato ieri. Squadra solida dunque».

Leonardo non annuncia un grande colpo di mercato: «Ogni situazione fa venire fuori una formula diversa. Siamo legati al Fair Play Finanziario, non penso potremo fare un grande colpo».

Il dirigente prosegue: «Devo prendere tante informazioni. Il progetto è dare una linea societaria. La testa guida il lavoro di ogni settore. La società deve creare un’identità di gestione. E poi tutto va a catena. Prima va trovato l’equilibrio, sappiamo quello che vogliamo. Difficile cambiare l’identità di una squadra, che comunque ne ha una. Tanti giocatori saranno al secondo anno e spesso si esprimono al meglio rispetto al primo. Cercheremo di inserire qualche altro calciatore».

Gennaro Gattuso rimane: «Gattuso è stato il primo ad essere confermato nel comunicato di Elliott. Di questo non si discute, anche se sento parlare di Conte. Mai parlato con lui, mai pensato a un cambio. Gattuso è cresciuto, è un uomo di Milan e così partiamo».

Leonardo felice del ritorno: «Un orgoglio essere scelto per riportare in alto il Milan. E’ una cosa che mi ha toccato, è un privilegio avere questa opportunità».

Si parla di Gigio Donnarumma e Pepe Reina: «Sono arrivato oggi, non so di nessuna offerta. Questa coppia è equilibrata. Avere un portiere di grande proiezione come Donnarumma e uno che nella carriera ha fatto tutto portando esperienza, dà grande equilibrio. Non so se arriveranno offerte, devo anche capire le intenzioni dei giocatori. Devo parlare con loro, ho già iniziato a parlare con alcuni agenti».

Gattuso ha chiesto una mezzala, un esterno e una punta. Leonardo replica: «Il piano di Gattuso combaciava col mio, l’abbiamo condiviso subito. Ora dobbiamo vedere come partirà il mercato, come si incastrerà».

Il brasiliano va avanti: «Una società ha un stile della proprietà. I dirigenti si basano sul loro modo di lavorare, però è la proprietà che dà lo stile. Non sono io a dare lo stile. Seguo le linee guida e cerco di metterle in pratica. Maldini? Mio amico, rappresenta la storia del Milan. E’ un valore unico. Sarebbe bello tornasse, vediamo…».

Scaroni interviene ancora: «Elliott cerca sempre professionisti, la scelta di Leonardo rientra nello stile di Elliott».

Ci si aspettano acquisti a sorpresa da lui: «Per prendere i nuovi Kakà, Thiago Silva e giovani così devi seguirli per un anno. Ora non abbiamo tempo, la squadra oggi ha una base. Se si riesce a fare una scelta come quella, bene… Però è difficile mettere dentro un giovane che esplode subito, visti i temp che abbiamo».

Si parla di attaccanti in uscita. Leonardo spiega: «C’erano tante trattative in corso. Non è stato un problema riprendere i contatti. Per Kalinic non c’è solo l’Atletico Madrid, non c’è nulla vicino a un accordo. Silva? Situazione diversa. E’ un caso da studiare, bisogna vedere cosa fare con lui. Scelta da curare bene».

Come ha vissuto le nuove gerarchie della Serie A: «La Juve vive un momento massimo della sua storia. Nessuno ha vinto sette scudetti di fila e si rafforza per vincere la Champions. Egemonia importante, dietro ci sono squadre che si sono rafforzate come Inter, Napoli e Roma. Anche la Lazio ha fatto bene. Il campionato è difficile e competitivo, anche se vince una sola squadra. Bisogna fare meglio e di più per tornare tra le prime».

Arriverà un direttore sportivo? Leonardo risponde: «Una mano ci vuole, c’è tanto da fare. La scelta delle persone è importante, bisogna fare con calma e non scegliere di fretta. Ogni cosa va pensata».

Scaroni aggiunge: «Il progetto di Elliott è a medio-lungo termine, non ci sono cose da fare velocemente».

Ancora su Leonardo Bonucci, che vuole andare via: «E’ normale che un giocatore possa avere un desiderio. Un calciatore vuole anche sapere il progetto che c’è e gli obiettivi. Lui ha chiesto di sapere. Pure lui conosce gli equilibri del mercato e cosa rappresenta. Lui era arrivato come simbolo del cambiamento del Milan. Si cercherà di vedere cosa succedere. Non è detto che vada o rimanga».

Su Manuel Locatelli spiega: «E’ uno di quei ragazzi nati qua, è come se fosse un figlio. Bisogna capire la sua intenzione. Io di base penso che non ha finito il suo percorso di formazione. Se rimane qui, sarebbe interessante per tutti. Poi ragioneremo insieme».

Leonardo prosegue la sua conferenza stampa: «Il calcio è cambiato. Parlare di conti e Fair Play Finanziario è normale. Quello inglese è quello che produce più ricchezza. I sentimenti, i legami, la storia e la tradizione sono importanti. Non dico di rappresentarli di più, ci sono stati giocatori e dirigenti più importanti di me al Milan. Non credo di essere stato tra i 20 migliori. Quella mia è una scelta professionale. Bisogna investire sui legami, anche con figure che possono rappresentare la storia».

La struttura del settore giovanile cambierà? Il brasiliano replica: «Serve tempo, devo conoscere meglio la realtà. Negli ultimi anni non ero dentro questa realtà. Devo conoscere le persone, parlare… La priorità adesso è la Prima Squadra, abbiamo la scadenza del 17. Comunque vogliamo continuare a produrre giocatori qui».

Paolo Scaroni sul suo essere presidente del Milan: «Grande emozione, è un onore per me che seguo il Milan da anni. Ho una famiglia di milanisti da sempre. Qui c’è attenzione enorme, è una cosa bella. Mi piacciono le nuove sfide, sono grato dell’opportunità. Vivo il Milan anche come un’occasione per me».

Scaroni parla della situazione dell’UEFA: «Siamo su un territorio nuovo per tutti, sia per noi che per gli avvocati. Noi abbiamo scritto all’UEFA per un incontro, non so quando avverrà ma credo nel giro di 15-20 giorni. Ci aspettiamo che riveda la propria posizione in base alla sentenza del TAS. Il cambio di proprietà ha dato una sicurezza maggiore al club. Entro agosto arriveremo a una soluzione. Ci attendiamo un processo che possa portare magari al Vountary Agreement. Avremo i riflettori addosso, dopo quello successo non vogliamo che si ripeta ancora…».

Messaggio finale di Leonardo: «Da quanto è uscita questa possibilità, non avevo bisogno di essere annunciato per capire l’importanza del Milan. La forza del Milan è impressionante. E’ un ritorno che cambia forse la mia vita. C’è voglia di riportare il club dove noi desideriamo. Servirà del tempo, lo sappiamo».

CONFERENZA STAMPA CONCLUSA.

Matteo Bellan

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