Milan, Maldini: “Servono incoscienza e valori. Teniamo all’Europa League”

Paolo Maldini
Paolo Maldini (©Getty Images)

MILAN NEWSMilan pronto all’esordio nel gruppo F d’Europa League: tra pochissimo il calcio d’inizio contro il Dudelange. Nel pre-partita i colleghi di Sky Sport 24 hanno intervistato Paolo Maldini.

Il dirigente rossonero ha parlato anzitutto dell’emozione di rivedere il Milan in Europa e le sue impressioni personali: “Bello venire in trasferta, ma non emozionante come l’esordio contro la Roma. Il milan ha un dna europeo, ci teniamo a questa competizione mai vinta. Stiamo costruendo qualcosa di importante, e la possibilità di mettere una buona base per il futuro”.

Sulla crescita della squadra e sui tanti giovani: “Non devi cancellare, squadre come Cagliari o Atalanta ti mettono in difficoltà, ma dobbiamo imparare dalle grandi a soffrire. In questo momento abbiamo poca capacità di lettura durante il match, e questo per una squadra giovane è un problema. È normale che questi giocatori giochino, tanti ragazzi si devono inserire e dare il 100%, ma hanno delle qualità inespresse dovute anche alla timidezza nei confronti del Milan”. 

Ancora sui giovani, sull’incoscienza e sulla sfida odierna: “E’ proprio questo che chiediamo (incoscienza, ndr), conosciamo le qualità dei giocatori. L’Europa League è la loro competizione, devono vederla come la partita più importante della stagione e acquisire la mentalità vincente. La rovesciata di Gattuso? Incoscienza, alla sua età, si (ride, ndr)”. 

Su Samu Castillejo: “Ha iniziato a giocare a sinistra nei primi due anni, non ha problemi. Nell’ultimo anno ha giocato più a destra e forse è quella la sua posizione ideale. Ha dato disponibilità, si è inserito meglio di tutti, è contento di tutto qui, ci ho parlato. Lui contro la Roma ha dato quell’incoscienza che volevamo e ci ha permesso di vincere la partita”. 

Sulle difficoltà da dirigenti subentrati: “Sono pronto, felice sempre in generale. La parte più difficile è stata il mercato, io sono arrivato pochi giorni prima, avevo poca esperienza e sono sopravvissuto grazie a Leonardo. La parte più facile è il campo, parlare con giocatori e sostenere l’allenatore. Vogliamo trasmettere i valori che avevamo nel passato”. 

 

Giacomo Giuffrida – Redazione MilanLive.it

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