Verso Milan-Betis Siviglia: Setién rinuncia a quattro giocatori

Quique Setién Betis Siviglia
Quique Setién (©Getty Images)

NEWS MILAN – Giovedì sera a San Siro andrà in scena Milan-Betis Siviglia, match valido per la terza giornata di Europa League 2018/2019. I rossoneri sono a punteggio pieno nel girone con 6 punti, gli spagnoli sono secondi a quota 4.

La squadra di Quique Setién si presenterà a Milano senza quattro giocatori abbastanza importanti. Si tratta di Javi Garcia, Andrès Guardado, Cristian Tello e Joaquin. Per loro infortuni di natura muscolare, che gli impediscono di essere presenti per la trasferta in Italia. Si tratta di elementi preziosi nell’organico del Betis Siviglia, reduce da due sconfitte nella Liga contro Atletico Madrid e Valladolid. Non un momento brillante per la squadra spagnola, undicesima in campionato.

Verso Milan-Betis Siviglia: quattro assenti per Setién

Joaquin e Tello hanno giocato in Serie A con la maglia della Fiorentina. Sono due esterni offensivi in grado di essere molto pericolosi. Il primo ha 37 anni e dunque più esperienza, mentre il compagno di anni ne ha 27 ed è cresciuto nel Barcellona. Avrebbero fatto comodo a Setién. E altrettanto utili sarebbero stati altri due giocatori esperti come Javi Garcia e Guardado. Lo spagnolo ex Manchester City e Zenit San Pietroburgo è stato oggetto oggi di un comunicato ufficiale nel quale il Betis Siviglia ha spiegato che soffre di una rottura muscolare nel retto anteriore della coscia sinistra. Anche il centrocampista messicano ha un problema ad una coscia e sarà out per giovedì.

Tuttavia, nella squadra spagnola non mancano i calciatori ai quali il Milan deve prestare attenzione. Ci sono talenti abbastanza conosciuti come William Carvalho, Giovani Lo Celso, Antonio Sanabria e Loren Moròn. Sono presenti pure elementi più esperti come Marc Bartra, Antonio Barragán e Ryad Boudebouz con buone esperienze passate alle spalle. Nel Betis Siviglia gioca anche Zouhair Feddal, difensore marocchino che in Serie A ha vestito le maglie di Siena, Palermo e Parma.

 

Matteo Bellan

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