Leonardo: “Alcuni giocatori volevano andarsene. Non voglio allenare”

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Leonardo (foto AC Milan)

NEWS MILANLeonardo in serata è intervenuto ai microfoni di Sky Sport a margine dell’evento Golden Foot 2018 a Montecarlo. Inevitabile parlare dell’attuale situazione rossonera.

Il direttore generale del Milan ha confermato che Gennaro Gattuso rimane al suo posto, nonostante certe indiscrezioni lo dessero in bilico: «Io e Paolo parliamo poco, non stiamo dietro alle indiscrezioni. Non possiamo stare a smentire voci su Gattuso ogni volta. Oggi Rino è l’allenatore del Milan, vogliamo che rimanga vincendo le partite e migliorando la squadra. Questo è l’obiettivo. Non possiamo ogni volta stare su questa cosa. Stiamo parlando di nove partite di campionato e di tre di Europa League. Gattuso è stato messo in discussione dell’esterno per due volte, mi sembra abbastanza fuori luogo. Noi non staremo a smentire ogni volta, sono cose che lasciano il tempo che trovano. Tra me, Maldini e Gattuso sarà sempre tutto molto chiaro. Sarebbe bellissimo riuscire a fare le cose assieme. Io non voglio tornare in panchina, ho scelto la mia strada e sono felice».

Leonardo ha avuto modo di parlare anche di Gonzalo Higuain e Gianluigi Donnarumma nel corso dell’intervista: «Higuain ha segnato solo due goal in meno di Cristiano Ronaldo fino ad ora. Ha un valore indiscutibile ed è un nostro punto di riferimento. Donnarumma? Non è più una promessa ma una grande realtà, essendo il portiere della Nazionale italiana. Come tanti giocatori del Milan ha vissuto alti e bassi, riflessi di una situazione non semplice anche a livello societario. Le sue potenzialità si vedono in tanti momenti, deve cercare la costanza ma ha tanto tempo davanti a sè».

Il direttore generale del club di via Aldo Rossi ha commentato anche la soluzione tattica del 4-4-2 adottata da Gattuso in Milan-Sampdoria: «La squadra è in costruzione e può succedere di tutto. Va capito il momento e le condizioni dei giocatori. Gattuso fa le sue scelte, non penso sia qualcosa da stabilito. In ogni momento si cerca la medicina per vincere. Dall’inizio avevamo le idee chiare per proporre più varianti, non credo che siamo corti di rosa. Ci sono giocatori che possono fare la punta, come Castillejo e Borini. Si può giocare in può modi».

Leonardo crede nel progetto Milan, anche comunque è consapevole che serve del tempo per tornare al top dopo anni difficili: «Non dimentichiamoci da dove siamo partiti: al 20 luglio eravamo squalificati in Europa League, avevamo tanti giocatori che volevano andar via – riporta Tuttomercatoweb.com -. Una squadra sicuramente da rianimare e lo è ancora. E poi negli ultimi anni il Milan ha faticato, arrivava 6°-7°-8° e non possiamo pensare che da un giorno all’altro diventi una squadra da scudetto»

 

Redazione MilanLive.it

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