Darmian: “Milan scuola di vita, mi ha insegnato tutto”

Matteo Darmian
Matteo Darmian (©Getty Images)

MILAN NEWS – Eterna gratitudine, senza rimpianti o amarezza per l’epilogo. A distanza di anni, il Milan conserva ancora un posto speciale nel cuore di Matteo Darmian. Lo racconta direttamente l’esterno di Legnano, con 8 anni al Diavolo dal 2001 e il 2009 tra giovanili e prima squadra, a La Gazzetta dello Sport.

Si parte da Milan-Torino, una partita speciale per lui da doppio ex: “Il film della mia vita: il club che mi ha cresciuto e quello che mi ha fatto fare il salto di qualità”. Parole meravigliose per il club rossonero: “Una scuola di vita. Avevo 10 anni, giocavo nella Carcor a Rescaldina: dopo un po’ di provini, arrivò la notizia che il Milan mi aveva preso. Entro bambino, me ne vado a 19 anni: mi ha insegnato tutto”. Come assicura il difensore oggi al Manchester United, non c’è dispiacere per come è andata a finire: “No, ringrazierò sempre la società. Quando mi sono affacciato in prima squadra c’era un Milan fortissimo: giocare qualche partita in mezzo a quei campioni mi ha riempito di orgoglio dandomi la forza per arrivare ad alto livello. Rimpianti non ce ne sono: ero molto giovane, volevo giocare, feci le mie scelte e il club le sue”. 

Per restare aggiornato sulle ultime news MilanCLICCA QUI!

Nel 2006, anno in cui spesso si affacciò in prima squadra, c’era anche un Gennaro Gattuso ancora calciatore: “Anche in allenamento si vedeva il suo carisma e la sua volontà che trasmette oggi da allenatore. Ma il tecnico Gattuso non è solo questo: sta dimostrando di avere delle belle idee”. Complimenti inevitabili anche per la nuova gestione di Elliott Management Corporation: “Stanno ricostruendo nella maniera giusta. Vogliono riportare il Milan dov’è giusto che sia. Ci riusciranno”. Per l’appuntamento di stasera si aspetta una gara: “Tirata, combattuta. Sulla carta è leggermente favorito il Milan perché gioca in casa, ma le partite vanno sempre giocate”. Infine l’ammissione: sì, l’Italia gli manca. “Eh… (sospira, ndr), devo dire di sì. So di essere in uno dei migliori club al mondo e ne sono orgoglioso, però ora l’Italia mi manca. Amo il mio Paese”. 

 

Redazione MilanLive.it

Impostazioni privacy