Milan, come cambia il mercato dopo la sentenza UEFA

Leonardo Paolo Maldini
Leonardo e Paolo Maldini (foto AC Milan)

CALCIOMERCATO MILAN – Un tono formale e generico quello utilizzato dalla corte di Nyon per spiegare, nelle 32 pagine di report, le motivazioni della sentenza UEFA e la portata della sanzione nei confronti del Milan.

La cosa particolare è che non sono stati posti paletti specifici per il calciomercato: non si fanno nomi ne’ di calciatori costosi che girano nell’orbita rossonera, ne’ di limitazioni assolute che riguardano gli investimenti futuri. Una cosa però è certa: il Milan, che deve rientrare dai debiti accumulati entro il 2021, dovrà ripartire dal basso, aumentando gli introiti e alleggerendo di molto le spese per il rafforzamento della squadra.

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Come scrive la Gazzetta dello Sport, è ovvio che il mercato del Milan, fin da gennaio prossimo, cambierà intenzioni ed obiettivi per cercare di non esagerare con le spese. Ad esempio un calciatore come Cesc Fabregas può certamente arrivare a Milanello, anche se il Chelsea continua a valutarlo sugli 8 milioni di euro pur avendo un contratto in scadenza a giugno successivo. Per la sessione di riparazione dunque urgono colpi low-cost, a meno che non venga sacrificato un ‘big’ della prima squadra: occhio a Hakan Calhanoglu, valutato una ventina di milioni, che potrebbe far gola ad alcuni club tedeschi e verrebbe messo sul mercato qualora Lucas Paquetà si dimostrasse già affidabile.

In attacco Fabio Quagliarella è una pista ancora spendibile, visto che non creerebbe problemi a livello di investimento economico. Mentre in vista della prossima sessione estiva invece andranno fatte valutazioni chiare: rischia di saltare il riscatto di Timoué Bakayoko (troppi i 35 milioni pattuiti per l’acquisto) mentre bisognerà rivedere le condizioni contrattuali di Gonzalo Higuain, che una volta riscattato andrà a percepire più di 9 milioni netti a stagione di contratto. Non è a rischio infine la situazione di Franck Kessié: entro giugno i rossoneri dovranno completare il pagamento dei 28 milioni totali all’Atalanta, ma tale esborso rientra nel bilancio della gestione cinese.

 

Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it

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