Milan, ecco l’obiettivo col nuovo ricorso al TAS

Paolo Scaroni Leonardo
Paolo Scaroni & Leonardo (AC Milan)

NEWS MILAN – Contrattacco Elliott Management Corporation, la decisione ormai è presa: il Milan farà ricorso contro l’UEFA dopo la recente sanzione per il triennio 2014/17.

Come riferisce Tuttosport oggi in edicola, sono diverse le ragioni che hanno la proprietà verso questa drastica decisione. Innanzitutto, non è piaciuto che sia stata comminata una multa elevatissima da 12 milioni di euro e non è stata apprezzata nemmeno la riduzione della rosa a 21 elementi. Ma fin qui, in fondo, ci può anche stare. Si tratta infatti di decisioni pesanti, molto penalizzanti, ma che comunque in un modo o nell’altro potrebbero anche essere rispettate. Ciò che non è andato veramente giù – assicura il quotidiano – è il fatto di dover arrivare al pareggio di bilancio in due anni e mezzo. Ovvero a giugno del 2021, pena l’esclusione dalle Coppe. Una provocazione, secondo la proprietà.

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Anche perché i conti non tornano già dopo i primi calcoli. Il seguente traguardo, secondo gli esperti del Milan, non è infatti raggiungibile se non privando la squadra di qualsiasi competitività considerando il rosso di partenza di oltre 100 milioni di euro. In passato ci sono stati casi analoghi, ma il tempo per raggiungere il pareggio è sempre stato molto più lungo. Il ricorso al Tas punterà innanzitutto proprio su questo: allungare i tempi. Non per dilatare il raggiungimento del pareggio di bilancio chissà fino a quando, ma per non permettere alla sanzione di limitare in modo drastico gli obiettivi e la crescita della società. Tuttavia – si legge – il club dovrà fare i conti con cessioni pesanti anche in caso di accoglimenti di ricorso. Il primo nome sarebbe quello di Suso che permetterebbe una super plusvalenza: da escludere invece, tranne cataclismi, la cessione di Gianluigi Donnarumma.

 

Redazione MilanLive.it

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