Castillejo: “Posso dare molto di più. Il Milan andrà in Champions”

Samuel Castillejo AC Milan
Samuel Castillejo (©Getty Images)

NEWS MILANSamuel Castillejo non ha sfruttato l’occasione concessagli da Gennaro Gattuso in Milan-Fiorentina. La prestazione dello spagnolo è stata deludente sabato. Anche se va detto che anche la maggior parte dei compagni ha deluso.

Intervistato da DAZN, l’esterno offensivo rossonero ha ricordato quando era stato a Milano a 12 anni per vedere una partita a San Siro. Gli viene chiesto il primo ricordo del Milan da bambino: «Giocatori come Maldini, Gattuso… Quella era una squadra che aveva vinto tutto. Ero piccolo, mi piaceva il calcio e il Milan era una squadra che seguivo. A 12 anni ho potuto venire a Milano a vedere una partita e di stare nello spogliatoio prima. Vidi un Milan-Torino 0-0 in cui Gilardino sbagliò un rigore. Ricordo tutto in modo bellissimo. Lo stadio era impressionante e i tifosi incredibili per come sostenevano la squadra».

News Milan: Castillejo crede in sé e nella squadra

A Castillejo viene domandato che voto si dà per questi primi mesi in Italia: «Sicuramente non ho avuto molto spazio per mettermi in mostra in campionato, ma posso dare di più. Per questo mi hanno preso, Leonardo ha avuto fiducia in me e voglio ripagarlo. Il miglior Castillejo deve ancora vedersi. Un giovane ha bisogno di continuità, di giocare, di sentirsi in fiducia e vedere che le cose riescono. Tutto questo deve ancora succedere, c’è tanto di me ancora da vedere».

In estate era spuntato il video di un prete che stava tenendo una messa di fronte ai giocatori del Villarreal e disse che lui stava per andarsene. Samu ricorda così l’episodio: «Si parlava tanto della mia cessione al Milan. Al parroco piacevo per come giocavo, mi ha detto di non andarmene. Qualcuno stava riprendendo la messa e quindi è stato anticipato il trasferimento. L’ha ufficializzato lui, perché non era ancora certo al 100%. Era tutto quasi definito e alla fine l’ha chiusa lui (ride, ndr)».

Castillejo si è tatuato il numero 7 sul collo, ovvero il numero che indossa sulla sua maglia. Ha detto cosa prenderebbe dai 7 della storia recente rossonera: «Da Robinho il dribbling, è bravo nell’uno contro uno. Da piccolo lo ammiravo tanto. Pato l’ho avuto come compagno al Villarreal, era incredibile come colpiva il pallone. Era veloce ed è anche una buona persona. Shevchenko? Lui aveva tutto. Ha vinto tutto col Milan, ha vinto il Pallone d’Oro ed era un riferimento per i tifosi».

Samu spiega anche cosa gli chiede mister Gattuso, in cosa vuole che faccia miglioramenti: «In tutto, mi dice tutto. Scherza molto con me. E’ un allenatore che sta molto vicino ai giocatori e questo ti aiuta. Parla con tutti, grida a tutti. E’ un tecnico attivo e ti spinge a stare sempre sveglio, sul pezzo, mai fermo».

Il Milan a maggio andrà in Champions League? Castillejo replica: : «Sì, ci andremo. Siamo una squadra con mentalità vincente, con giocatori forti e un gruppo molto unito. Siamo una famiglia grazie al mister. Alla fine le squadre unite e le grandi famiglie ottengono risultati».

 

Matteo Bellan

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