Milan, oggi incontro Gazidis-UEFA: sul tavolo mercato e FPF

Leonardo Ivan Gazidis
Leonardo e Gazidis (foto AC Milan)

NEWS MILAN – Milan-UEFA, via all’ennesima puntata della lunga telenovela internazionale. Ma nessuna battaglia, oggi. Piuttosto, riferisce La Gazzetta dello Sport in edicola, in giornata sarà a Nyon il solo Ivan Gazidis per una pacifica chiacchierata. Dopo l’incontro di ieri alla riunione dell’ECA, il nuovo amministratore delegato rossonero prenderà infatti i primi contatti ufficiali con l’organo europeo in vista del suo nuovo ruolo milanista.

Non ci sarà il presidente Paolo Scaroni, assenti anche i legali di Elliott Management Corporation. Né attacco e né difesa: quest’oggi ci sarà solo un confronto per parlare dei temi più urgenti. Perché il club di via Aldo Rossi, giustamente, vuole conoscere anche i margini di manovra di questo mese in sede di calciomercato. Ed è probabile anche che Gazidis approfitti dell’incontro per ribadire la linea rossonera: il Milan vuole più tempo per compiere gli investimenti necessari a tornare nell’elite del calcio continentale. In altre parole, il 2021 è un termine troppo stretto per raggiungere il pareggio di bilancio imposto dalla sanzione per la violazione del Fair play nel triennio 2014-17. Decisamente meno preoccupanti, invece, sono la multa di 12 milioni e la limitazione della lista Uefa a 21 elementi per due stagioni.

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Al di là della nuova partita di Losanna, il club preferisce il dialogo alla guerra. Ma il secondo appello al Tas – sottolinea il quotidiano – può aver segnato una svolta storica, con l’esito del ricorso che potrebbe trasformarsi nel punto di partenza verso nuove regole in materia di controllo finanziario. Revisione, in verità, anche auspicata anche dalla Fifa per bocca del vicesegretario generale Zvonimir Boban. Chiarezza e tempo, sono queste le richieste che intanto avanza la società. Il neo dirigente del Diavolo proverà a sciogliere alcuni di questi nodi, contando sulla credibilità personale e sulla solidità della proprietà Elliott. Perché nel frattempo, con la presa di potere dell’hedge fund di Paul Singer, la svolta è già evidente rispetto alla gestione cinese. Tutt’altro livello.

 

Redazione MilanLive.it

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