Sacchi: “Gattuso merita il meglio. Consigliai Sarri a Berlusconi”

Arrigo Sacchi
Arrigo Sacchi (©Getty Images)

MILAN NEWS – C’era una volta Milan-Napoli che valeva lo scudetto, il primato in classifica e del bel gioco. Uno dei protagonisti di quelle sfide storiche, tra fine anni ’80 ed inizio ’90, fu sicuramente Arrigo Sacchi.

Il cosiddetto vate di Fusignano è stato l’artefice di tante vittorie rossonere, allenatore dal genio calcistico rivoluzionario e uomo dal quale partì il ciclo glorioso del Milan di Silvio Berlusconi. Oggi Sacchi, interpellato dalla Gazzetta dello Sport, ha ricordato alcuni episodi delle sfide di ormai trent’anni fa: “3 gennaio 1988: Milan-Napoli 4-1. Una delle più belle prestazioni in assoluto del mio Milan. Vantaggio di Careca, poi ci scatenammo: Colombo, Virdis, Gullit, Donadoni, pali… Un assalto continuo. Al ritorno accusammo il pari di Maradona a fine primo tempo. Trovai i giocatori in spogliatoio con la testa tra le mani. Serviva una scossa. Dissi: ‘Sono così sicuro di vincere che metto un’altra punta’. E feci entrare Van Basten per Donadoni. Ruud giocò un altro partitone. Vincemmo 3-2, segnò anche Marco, il San Paolo ci applaudì dimostrando la sua grande cultura sportiva”.

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Con un salto temporale imponente, Sacchi ha commentato poi l’andamento del Milan odierno, elogiando Gennaro Gattuso: “Lo volevo all’Atletico Madrid quando giocava nei Glasgow Rangers. Ragazzo eccezionale, merita il meglio. È stato anche mio inquilino. Gli dicevo: ‘Rino, le porte si aprono con le mani…’ Ha già fatto tantissimo: ha ridato alla squadra dignità e orgoglio. Nonostante assenze importanti e valori tecnici non eccelsi, sta tenendo il Milan in zona Champions. Deve crescere con i giocatori per arrivare a un gioco più fluido”.

Il Napoli oggi gioca un calcio migliore, merito di Maurizio Sarri e dei suoi insegnamenti, molto simili a quelli di Sacchi stesso: “Io consigliai Sarri a Berlusconi: ‘Presidente, se non si possono più fare gli acquisti di un tempo, scelga un bravo allenatore che dia un’identità forte. Anch’io quand’arrivai dal Parma ero un signor nessuno’. Invece l’identità forte Sarri l’ha trasmessa al Napoli. L’ha fatto crescere in forza e bellezza e, lavorando sulla squadra, ha migliorato i singoli. Guardate Koulibaly: era solo muscoli, ora è uno dei migliori al mondo”.

Infine un parere di Sacchi sui talenti attuali della rosa rossonera: “Romagnoli è cresciuto meno del previsto. Ha grandi qualità, ma deve lavorare tanto, badando meno all’immagine. Cutrone può diventare un grande attaccante. Deve sorvegliare di più i comportamenti: alla sua età meglio evitare di lamentarsi per una sostituzione o contestare un arbitro esperto come Orsato. La modestia aiuta a crescere. Conti ha talento e coraggio. Paquetà? È andato sempre meglio, segno che ha voglia e capacità di imparare. Non ha un grande passo, ma buona tecnica. Sa divertire, però deve farlo quando serve. Una bicicletta a centrocampo, correndo verso la propria porta, serve a poco”.

 

Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it

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