Dida: “Istanbul 2005 un incubo, Atene 2007 non fu solo vendetta”

Serginho Marcos Cafu Nelson Dida Ricardo Kakà
Serginho, Marcos Cafu, Nelson Dida e Ricardo Kakà (©Getty Images)

NEWS MILANNelson Dida era il portiere titolare rossonero nelle Champions League vinte nel 2003 e nel 2007 con Carlo Ancelotti in panchina. Due trionfi indimenticabili e il cui ricordo ancora ancora oggi genera emozioni.

Ma c’è un’altra finale che, dopo tanto tempo, continua a lasciare l’amaro in bocca. E’ quella giocata nel maggio 2005 a Istanbul contro il Liverpool di Rafa Benitez. Il Milan chiuse avanti 3-0 il primo tempo, nella ripresa un blackout totale di alcuni minuti nei quali i Reds riuscirono clamorosamente a rimontare. Poi ai rigori la squadra inglese ebbe la meglio. Una sconfitta scioccante per il mondo rossonero, anche se due anni dopo ad Atene c’è stata la rivincita e fu Paolo Maldini ad alzare la coppa al cielo.

Dida, intervistato da Milan TV, ha così parlato della terribile serata di Istanbul: «È stato tutto molto veloce. È come se ci fosse stato un blackout. Non avrei mai pensato a un secondo tempo come quello che abbiamo vissuto. È stato come vivere un incubo. Le partite si possono vincere o perdere ma quello che successe quella sera non lo dimenticherò. Allo stesso tempo però non dimenticherò mai neanche la vittoria del 2007, una gioia indescrivibile. All’inizio ci pensavo spesso, perdere così fa male. Poi ho voltato pagina, perché pensare a quella partita non portava a nulla. Dovevamo concentrarci sulla stagione successiva e quella dopo ancora. La consapevolezza nei nostri mezzi ha portato poi alla vittoria della Champions nel 2007».

Sabato 23 marzo ad Alfield Road ci sarà la sfida Liverpool Legends-Milan Glorie. Anche Dida sarà presente. Certamente gli farà più piacere ricordare la finale di Atene 2007 quando parlerà con gli avversari. Quella rivincita diede molta soddisfazione: «Sono convinto che non sia stata solo vendetta ciò che ci ha motivato, ma la voglia di vincere quel trofeo a tutti i costi. Di certo, sfidare il Liverpool forse ci ha caricato maggiormente, ma il nostro obiettivo fin dall’inizio della stagione era la vittoria, indipendentemente dalle squadre che nel percorso verso la finale e in finale avremmo dovuto affrontare. Quella sera, ad Atene, non abbiamo mai perso la concentrazione. Il gol di Kuyt quasi sul finale è stato un piccolo intoppo, ma non ha minato le nostre certezze e abbiamo tenuto bene sia a livello fisico che mentale. Quella Coppa era troppo importante. Quando siamo entrati in campo l’ho guardata e le ho dato appuntamento al 90′».

 

Redazione MilanLive.it

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