Galliani: “Demolire San Siro? Grande dolore, ma urge rinnovare”

Adriano Galliani
Adriano Galliani (©Getty Images)

MILAN NEWS – Uno degli argomenti principali del momento dalle parti di Milano è quello riguardante il futuro stadio di calcio del Milan e dell’Inter.

L’ipotesi di demolire lo storico impianto di San Siro per farne uno nuovo di zecca fa molto discutere, visto che la cosiddetta ‘Scala del calcio’ è considerata ormai obsoleta dal punto di vista della struttura e dunque da rifare per stare al passo con gli stadi internazionali, ormai moderni, tecnologici e attivi sette giorni su sette a prescindere dalle partite ufficiali.

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Oggi, intervistato dal Corriere della Sera, anche uno storico personaggio del Milan come Adriano Galliani ha voluto dare il suo parere sulla questione stadio. L’ex amministratore delegato ha moltissimi ricordi legati a San Siro: “Non posso negare che a livello romantico per chi come me andava allo stadio da ragazzo, l’ipotesi della demolizione o semplicemente dell’abbandono di San Siro sia un grande dolore. Essendo lo stadio una componente essenziale per consentire ai due club milanesi di tornare ai fasti di un tempo non posso non condividere la linea che Milan e Inter si debbano dotare di un nuovo impianto. L’ammodernamento di San Siro costringerebbe i club a emigrare in un’altra città per disputare le partite”.

Galliani sa bene che costruire un impianto nella stessa area è la cosa più funzionale, per costi e trasporti: “La decisione più logica è progettare uno stadio nuovo nell’area adiacente a San Siro, perfettamente servita dalla metropolitana e da un sistema viario funzionale. La demolizione è materia su cui si dovrà esprimere l’amministrazione comunale. Potrà abbatterlo, modificarlo, utilizzarlo per eventi non calcistici. Dico questo da tifoso del Milan, da cittadino milanese e da grande appassionato di calcio senza voler influenzare decisioni che competono al Comune e alle due società. Considerando che fu costruito nel 1926, i lavori per abbellirlo sarebbero enormi. E continuare a organizzare partite in un cantiere a cielo aperto comporterebbe pesanti problemi di sicurezza”.

 

Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it

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