Beretta (vivaio Milan): “Puntiamo al top. Scouting elemento decisivo”

Mario Beretta
Mario Beretta (foto AC Milan)

MILAN NEWS – Se c’è una certezza all’interno del club Milan, è sicuramente la qualità nel portare avanti il progetto giovani e la crescita del vivaio, a prescindere dalla proprietà.

Il responsabile del settore giovanile attualmente è Mario Beretta, ex allenatore milanese che adesso si occupa dell’organizzazione di Milanello dal punto di vista delle squadre giovanili. Beretta ha preso il posto di un personaggio storico come Filippo Galli, ma sembra stia lavorando in maniera positiva, al passo con le richieste del club.

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Intervistato da Tuttomercatoweb.com, Beretta ha spiegato in più punti l’organizzazione del vivaio milanista: “L’aspetto individuale è fondamentale. In prima squadra non arrivano in molti. Uno spera che sia più di un profilo, ma una squadra intera non arriva dai Giovanissimi alla prima squadra, è fondamentale la crescita del giocatore in un contesto di squadra-calciatore, che è un aspetto vicendevole. Poi si dà al giovane più conoscenze possibili per affrontare tutte le situazioni all’interno del campionato.”.

Fondamentale il progetto che punta allo scouting internazionale di talenti esteri: “Una squadra come la nostra deve essere attenta al mercato, ai ragazzi giovani. Le nostre squadre devono essere al top, andare a vedere cosa c’è fuori. Se ci sono giocatori di qualità bisogna prenderli e farli crescere. Il calcio attuale è globale, deve aprirsi e non conoscere confini”.

Questi gli obiettivi del Milan per quanto riguarda le squadre giovanili: “Ci sono gli obiettivi e i sottobiettivi: noi puntiamo al massimo, portare i giocatori in prima squadra. Poi solamente il 4% arriva fra i professionisti, intendo dalla A alla C, quindi è evidente che non è possibile. Quindi ci sono altri obiettivi, secondari, visto che siamo un top club a livello mondiale”.

Infine una battuta sulla mancanza della ‘Beretti‘ e della seconda squadra Under-23: “L’Under18 è una soluzione interessante, vista l’alta qualità del campionato Primavera c’è un bel salto. Un passaggio intermedio può servire, a prescindere dal Milan. Idem le seconde squadre, disciplinate nel modo giusto possono essere un aiuto importante”.

 

Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it

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