Milan, attacco imbarazzante: contro la Lazio due tiri in porta

Jesus Suso Senad Lulic
Jesus Suso e Senad Lulic (©Getty Images)

NEWS MILAN – Nessuno si aspettava un finale di stagione così. Il Milan rischia di buttare al vento un intero campionato nelle ultime partite. Intanto è fuori dalla Coppa Italia, mancando l’appuntamento con la seconda finale di fila.

All’ultimo atto ci va la Lazio, meritatamente. Simone Inzaghi ha surclassato Gennaro Gattuso in ogni aspetto: sul gioco e nelle occasioni create. Senza troppe difficoltà, la squadra capitolina ha stravolto la difesa rossonera, schierata per la prima volta dal primo minuto con la difesa a tre e con Mattia Caldara, fuori dai campi per sette mesi. Non è riuscito a fare lo stesso il Milan, mai pericoloso nei pressi di Strakosha per tutti i 93′ effettivi di gioco. Le statistiche parlano chiaro. E con questi numeri si fa davvero fatica a pensare come questa squadra possa andare in Champions League.

Attacco Milan, le statistiche horror

Davide Calabria AC Milan
Davide Calabria (©Getty Images)

Il Milan contro la Lazio ha tirato in porta soltanto due volte. Il primo è stato un tentativo di Davide Calabria dal limite: tiro insidioso, ma niente di pericoloso. Strakosha preferisce appoggiarla in calcio d’angolo per evitare pasticci. L’altra conclusione nello specchio è di Patrick Cutrone nella ripresa dopo un’azione confusa. I biancocelesti invece hanno calciato nello specchio di Pepe Reina per 10 volte (contando anche quelli fuori, 13). Il portiere spagnolo ha letteralmente salvato il ‘Diavolo’ dalla goleada. Sì, perché la Lazio avrebbe meritato di vincere con più gol di scarto. Sugli scudi Joaquin Correa, sempre molto attivo quando si ritrova di fronte la squadra rossonera. Sono nove le parate dell’ex portiere di Napoli e Liverpool, contro le due di Strakosha. Un dato, quello sui tiri in porta, che fotografa perfettamente la situazione disperata che vive il Milan sotto l’aspetto realizzativo. Inamissibile che una squadra in lotta per la Champions League possa fare così tanta fatica non solo a segnare, ma a creare occasioni. Eppure la qualità non manca.

Fase offensiva, solito problema

Gennaro Gattuso AC Milan
Gennaro Gattuso (©Getty Images)

Checché se ne dica, Suso, Calhanoglu, Castillejo e Lucas Paquetà di qualità ne hanno eccome. Il problema è che la squadra non si muove senza palla. E se lo fa, lo fa malissimo. I centrocampisti non si inseriscono e nessuno si fa trovare mai nella posizione giusta al momento giusto. La fase offensiva del Milan, come abbiamo ripetuto più volte in questi giorni, è statica: ci si affida soltanto alla giocata del singolo, mai ad un qualcosa di collettivo. Ed è questo il più grande limite. Perché in squadra non c’è quel fenomeno che può cambiare la partita con una sola giocata. I nomi citati sopra hanno qualità, ma per rendere hanno bisogno dell’apporto di tutta la squadra in termini di movimenti. Krzysztof Piatek è l’unico che ci prova, ma non viene mai servito come dovrebbe. Insomma, la situazione è molto grave e non si risolverà di certo in poche settimane. Si è parlato per un anno di questa difficoltà ed evidentemente il lavoro fatto non è servito a nulla. Sarà il caso di cambiare metodo? Chissà.

 

Redazione MilanLive.it

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