Mancini: “Italia, obiettivo Euro 2020. E miglioriamo il ranking”

Roberto Mancini
Roberto Mancini (©Getty Images)

NEWS MILAN – La nazionale italiana ha raggiunto il punto più basso della propria storia quel novembre 2017, quando durante la gestione Gian Piero Ventura, gli azzurri non si qualificarono ai Mondiali 2018 in Russia, poi vinti dalla Francia.

Oggi l’Italia è in fase di rinascita, una sorta di anno zero, partito con Roberto Mancini. L’obiettivo è qualificarsi al prossimo Europeo 2020. Il Commissario Tecnico ha rilasciato un’intervista a DAZN, ha parlato di numerosi temi riguardanti la propria squadra: “Il nostro obiettivo ora è qualificarci all’Europeo: abbiamo un ranking troppo brutto, col 17esimo posto, per essere l’Italia, e siamo una nazionale che deve andare in campo sempre per vincere. Spero sia una nazionale che piaccia perché ha dei giocatori tecnicamente bravi. Spero che questo possa avvicinare tutti i tifosi alla squadra. In questo momento c’è un buon entusiasmo e credo che questo sia molto importante”.

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Sui tanti giovani che ha lanciato, in particolare su Niccolò Zaniolo convocato prima ancora dell’esordio in Serie A: “Mi danno del lei (ride, ndr) sono giovani, penso che sia anche giusto; forse Zaniolo non si aspettava la chiamata. Non aveva ancora debuttato in Serie A e aveva giocato solo in Primavera. L’avevamo seguito molto agli Europei Under 19 e lui in sei mesi è migliorato moltissimo, però la strada per lui è ancora lunga mentre Kean era nella stessa squadra di Zaniolo agli Europei Under 19. Magari non si pensava potessero giocare così presto in Nazionale”. 

Un errore fatto durante la sua gestione: “Alla seconda partita della Nations League siamo andati in Portogallo e abbiamo cambiato totalmente la squadra. Forse lì potevamo cambiarne metà”. 

Su Marco Verratti e Federico Bernardeschi: “Se c’è un giocatore estroso, quello è Verratti. Non perde quasi mai la palla, è uno che rischia molto anche quando c’è un’uscita di palla dalla difesa. È un giocatore straordinario per le qualità tecniche che ha. Un ragazzo che è cresciuto molto come giocatore e come fisico è Bernardeschi. Penso che possa migliorare ancora soprattutto in fase realizzativa”. 

Infine una domanda, inevitabile, su Mario Balotelli, che Mancini ha allenato all’Inter e al Manchester City: “Mario è un giocatore di grande talento. In questo momento, avendo 29 anni, è nel pieno della maturità di un calciatore. È ancora tutto nei suoi piedi e nella sua testa. Avendolo fatto debuttare da bambino, lui sa la stima che ho per lui come calciatore e come ragazzo, però poi in un momento così bisogna fare molto di più. Deve dare molto di più e deve esultare quando fa gol, come quando era ragazzino”. 

 

Giacomo Giuffrida – Redazione MilanLive.it

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