Milan, Gattuso: “Stiamo dando tutto. Bakayoko? Ecco cosa è successo”

Gennaro Gattuso
Gennaro Gattuso (©Getty Images)

NEWS MILAN BOLOGNAGennaro Gattuso nel post-partita di Milan-Bologna è intervenuto ai microfoni di Sky Sport. Il mister rossonero si aspettava una vittoria stasera a San Siro per poter continuare a credere nel sogno Champions League, e così è stato.

I rossoneri hanno ottenuto i tre punti vincendo 2-1 con i gol di Jesus Suso e Fabio Borini. Queste le sue prime dichiarazioni sul match giocato stasera: «Stamattina eravamo sesti, ora siamo a tre punti dal quarto posto. Conoscevamo le difficoltà, vittoria fondamentale. Si sapeva che c’era da soffrire. Tanta rabbia nei miei confronti negli occhi dei giocatori, e volevo vedere la stessa rabbia. Complimenti a tutti, ad Abate che non giocava da tempo. Facevamo il compitino, ma in questo momento se si sbaglia arrivano le colpe. Contenti per il risultato».

Sul ritiro e sul confronto con la squadra, in particolare su José Mauri e l’ingresso al posto di Bakayoko: «Sono affari nostri i problemi dentro lo spogliatoio. Ho detto a Bakayoko di scaldarsi, ci ha messo troppo tempo e ho scelto José Mauri. Ho 27 giocatori, bisogna fare le robe giuste, essere onesti. Ho aspettato 8 minuti, non si era messo i parastinchi. Nella mia carriera ho mandato tanti allenatori a quel paese, poi è finita tutto».

Ancora su Tiémoué Bakayoko: «A me possono dire di tutto. L’importante è che ci sia rispetto per i compagni. Ora pensiamo a spendere le energie nelle partite, a fine anno daremo i voti come si fa a scuola… chi ha fatto bene e chi meno. Tutti possono mandarmi a quel paese, poi quando siamo chiusi in una stanza, vediamo. Vado oltre l’episodio, voglio chiuderla nello spogliatoio. Qui in televisione non posso parlare con la mia lingua».

Sulle squalifiche, prima Romagnoli, oggi il rosso a Lucas Paquetà: «È la gioventù, mette le mani sull’arbitro e nemmeno se ne accorge. Mi da fastidio, dobbiamo migliorare questo aspetto».

Sulle prossime partite e la corsa all’Atalanta: «Dobbiamo pensare a noi. Oggi siamo rimasti in 7, giocatori con i crampi. Recuperiamo le energie. Abbiamo fatto troppe chiacchiere. Io ho alzato l’asticella, la squadra sta dando tutto ma non attraversiamo un momento positivo. Per l’età, quel che abbiamo vissuto, gli infortuni, il cambio di proprietà… Non metto le mani avanti, mi conoscete. I tifosi ci hanno sempre sostenuto e non fischiato».

Sul coraggio di giocare con la maglia del Milan addosso: «A tratti questa squadra ha giocato buon calcio e fare cose difficili. Ci vuole fuoco dentro e mettersi a disposizioni, tutti devono averlo altrimenti giochi al parco con gli amici. Io sapevo i miei limiti da giocatore, avevo il fuoco dentro e mi allenavo sempre. Sul piano fisico tecnico e mentale siamo migliorati, poi ci è venuto il braccino. Dobbiamo cercare tranquillità e pensare solo a giocare a calcio».

 

Giacomo Giuffrida – Redazione MilanLive.it

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