Milan Primavera, dal Viareggio del 2014 alla retrocessione: flop totale

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Milan Primavera (foto acmilan.com)

MILAN NEWSElliott Management Corporation ha già incassato il suo primo fallimento sportivo. Sperando che sia l’unico, in attesa del verdetto di stasera. Perché mentre il Milan di Gennaro Gattuso è ancora appeso a un filo per il sogno Champions League, la Primavera di Federico Giunti, invece, alla fine non è riuscita ad evitare una drammatica retrocessione.

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Come sottolinea giustamente La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, è un tonfo che fa scalpore. Perché se è pur vero che in quest’ambito conta più la crescita dei ragazzi piuttosto che il risultato stesso, questo è davvero troppo. Perché stiamo pur sempre parlando del Milan: un club glorioso, che ha fatto dei giovani un marchio di fabbrica e che soprattutto adesso ha deciso di ripuntare sulla valorizzazione dei talenti in erba. Un flop ulteriore, poi, se si considera che il baby Diavolo, appena cinque anni fa, vinceva il torneo di Viareggio in finale contro l’Anderlecht. Una caduta libera dal 2014 a oggi: dal 9° titolo della competizione, diventando così il club più titolato prima dell’aggunto della Juventus del 2016, a una retrocessione.

Penultimo posto per il giovane Milan e Serie B con l’Udinese, in attesa dei Empoli-Genoa dei play out. Non ce l’ha fatta quindi Giunti, subentrato ad Alessandro Lupi, ad evitare la disfatta. A sua discolpa – sottolinea la rosea – va detto che l’ex rossonero ha ereditato una squadra imbottita di classe 2001 e 2002, colpita da una serie di infortuni che l’ha privata dei centrali titolari e l’ha lasciato senza la qualità di Emanuele Torrasi, Frank Tsadjout e Daniel Maldini. Hanno poi fatto fatica Leroy Abanda e Thiago Djalò arrivati a gennaio, e i pochi lampi stagionali sono giunti solo dal centrocampista Marco Brescianini e dagli attaccanti Gabriele Capanni, Frank Tsadjout e Maldini jr. Troppo poco per restare a galla. E ora bisognerà risollevarsi quanto prima dalle macerie.

 

 

 

Redazione MilanLive.it

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