Maldini-Boban, patto della rinascita: così rilanceranno il Milan

Zvonimir Boban
Zvonimir Boban (©Getty Images)

MILAN NEWSPaolo Maldini e Zvonimir Boban, il nuovo tandem rossonero già si muove. Come infatti racconta l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, nonostante ancora non sia giunta l’ufficialità, entrambi sono operativi e i contatti tra le parti sono fittissimi.

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L’obiettivo è semplice: il Milan deve tornare Milan. E come sottolinea il quotidiano, è dall’immediato addio di Leonardo che le due leggende rossonere sono in continuo aggiornamento per realizzare il patto della rinascita disegnandone i primi scenari. Il club, del resto, quest’estate sarà impegnato su tre fronti: riassetto interno, mercato e Uefa. Per concludere la prima fase, manca ormai solo un ultimo tassello: ossia la scelta di un direttore sportivo per completare il management. Il primo colloquio per quest’incarico – rivela la rosea – verrà fatto con Frederic Massara, di cui vengono apprezzate competenze e rete di contatti. Solo allora si potrà procedere davvero alle trattative coi giocatori da prendere, in una rosa che ha già 7-8 buchi e con la prospettiva di una cessione importante per motivi di bilancio.

Ma attenzione che potrebbe esserci anche una deroga all’oramai famosa filosofia degli under 25. Come infatti svela la GdS, per i ruoli chiave, come a centrocampo, Elliott Management Corporation potrebbe investire di più. O quanto meno è ciò che chiederà la dirigenza. Ed è chiaro che per il casting in mediana Boban avrà un occhio di riguardo, così come i difensori dovranno superare in particolare l’esame Maldini per ovvi motivi di competenza specifica. L’idea è che in mezzo al campo occorrano leader, uomini di personalità in grado di leggere i momenti delle partite e di controllare i tempi di gioco in ogni situazione. Un regista, dunque, ma anche qualcuno che sappia toccare bene il pallone accanto a lui: dove si sviluppa la manovra, serve il maggior numero possibile di piedi buoni.

In fine resta poi in piedi anche il discorso legato alla UEFA, e anche qui l’obiettivo è chiaro: nessuna guerra, ma dialogo costante con Nyon passando per il Tas di Losanna. E Boban, forte della sua carriera istituzionale, potrebbe contribuire a un confronto che tenda alla revisione del Fair play, affinché i vincoli per un club che vuole tornare virtuoso non siano troppo stretti. Tradotto: il fondo Elliott deve poter spendere. E i rossoneri potrebbero trovare alleati in altri club strada facendo: sarebbe un momento di svolta importante per il calcio, l’inizio di un nuovo corso.

 

Redazione MilanLive.it

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