Boban: “Ho seguito il cuore, il Milan è la mia famiglia”

News Milan, Boban commenta l’addio alla FIFA e il ritorno in rossonero.

Zvonimir Boban
Zvonimir Boban (©Getty Images)

La giornata di oggi ha sancito il ritorno di Zvonimir Boban al Milan. Il croato ha lasciato il ruolo di vice-segretario della FIFA per diventare il nuovo Chief Football Officer rossonero.

Zvone affiancherà Paolo Maldini, divenuto Direttore Tecnico, lavorando per riportare il club ad alti livelli. Già in questi giorni è stato attivo, visto che nell’incontro finale con l’Empoli per Rade Krunic c’era anche lui. Ha iniziato a lavorare per il Milan già da qualche giorno, anche se solamente oggi c’è stato il comunicato ufficiale del suo ritorno. I tifosi hanno ben accolto la notizia.

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News Milan, Boban felice del ritorno: ringrazia la FIFA

Boban è entusiasta di mettersi alla prova in questa nuova avventura. Al sito ufficiale della FIFA ha così commentato il suo addio alla massima istituzione del calcio mondiale: «Sarò sempre grato al presidente della FIFA Gianni Infantino per l’opportunità che mi ha dato dopo la sua elezione nel 2016. Mi sento davvero onorato e privilegiato di aver lavorato su progetti così importanti per riportare la FIFA al suo giusto posto, lontano dagli scandali del passato e da un’immagine offuscata. Guardando indietro, sento un vero senso di successo nel mio contributo a questi grandi cambiamenti negli ultimi tre anni».

L’ex calciatore è stato impegnato in progetti molto importanti, con responsabilità nel cambiamento del calcio mondiale. Tuttavia, la chiamata di Maldini e del Milan lo hanno vinto a tornare nel club rossonero: «È estremamente difficile lasciare la FIFA, ma ho seguito il mio cuore e la mia passione quando ho preso questa decisione. Avevo fatto lo stesso quando ho accettato la sfida di unirmi alla FIFA. Le persone dell’AC Milan sono la mia famiglia, la città di Milano e l’Italia sono la mia casa. Ho il desiderio ardente di aiutare questo glorioso club, che significa così tanto per me, a tornare dove gli appartiene».

 

Matteo Bellan

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